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Cooper Flagg, i milioni guadagnati prima ancora di arrivare in NBA sono FOLLI

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Cooper Flagg è già una superstar del basket mondiale, pur non avendo ancora giocato un solo minuto in NBA. Considerato il probabile numero 1 del Draft NBA 2025, l’ala di Duke ha stupito il mondo non solo per le sue prestazioni in campo, ma anche per i guadagni da capogiro ottenuti grazie agli accordi NIL (Name, Image, and Likeness).

28 milioni di dollari in un anno: Flagg tra i più pagati al mondo

Secondo quanto rivelato dal giornalista sportivo Howard Bryant in un’intervista con Bob Costas al 92nd Street Y di New York, Cooper Flagg ha guadagnato ben 28 milioni di dollari nella sua unica stagione al college. La cifra deriva da due accordi principali:

  • 13 milioni di dollari con New Balance
  • 15 milioni di dollari con Fanatics

Numeri impressionanti che rendono Flagg uno degli atleti più pagati del basket mondiale, ben prima della firma del suo primo contratto professionistico.

Un contratto NBA da “soli” 13,8 milioni nel primo anno

Per avere un termine di paragone, il numero 1 del Draft NBA 2025 (scelta attualmente in mano ai Dallas Mavericks) dovrebbe firmare un contratto quadriennale da circa 62,7 milioni di dollari, con un guadagno di 13,8 milioni nel primo anno: meno della metà di quanto Flagg ha già incassato attraverso le sponsorizzazioni.

Le cifre in campo: Flagg guida Duke alle Final Four

I numeri fuori dal campo sono impressionanti, ma Cooper Flagg ha dimostrato di valere ogni centesimo anche sul parquet. Nella sua stagione da freshman a Duke ha messo a referto:

  • 19,2 punti
  • 7,5 rimbalzi
  • 4,2 assist a partita

Prestazioni che hanno trascinato i Blue Devils fino alle Final Four NCAA, confermando il suo status di prospetto generazionale e futura stella dell’NBA.

I Dallas Mavericks puntano su Flagg

Con la prima scelta assoluta in mano, i Dallas Mavericks hanno già espresso il forte interesse per Cooper Flagg, vedendolo come il talento destinato a segnare una nuova era per la franchigia. Le sue doti tecniche, fisiche e mentali lo rendono uno dei giocatori più attesi della prossima decade NBA.

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