Cosa e chi cambia di più dopo la Trade Deadline?

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A ridosso della Trade Deadline, come al solito, abbiamo assistito ad un addensarsi notevole di rumors anche se quest’anno solo una piccola parte si è trasformata poi in veri e propri scambi. A differenza dello scorso anno si sono mossi pochi giocatori, ma alcune squadre sono riuscite lo stesso a cambiare i loro equilibri e le loro rotazioni. Andiamo a vedere nel dettaglio cosa è successo, chi ci guadagna di più nell’immediato e chi si troverà avvantaggiato in futuro.

Gli Orlando Magic cedono Tobias Harris ai Detroit Pistons, ricevono in cambio Brandon Jennings e Ersan Ilyasova

I Detroit Piston hanno sicuramente ottenuto ciò che stavano cercando. Brandon Jennings andava necessariamente ceduto e l’obiettivo era un buon 3/4 con potenziale. Tobias Harris sembra particolarmente adatto alla causa, innanzitutto perchè può essere impiegato da ala grande in modo da aprire il campo e lasciare lo spazio necessario per i tagli di Drummond, in secondo luogo perchè formerà con Stanley Johnson una coppia fisicamente ed atleticamente di buonissimo livello. Meno logica la mossa dei Magic che aggiungono un altro playmaker/guardia al loro reparto che già poteva contare su Payton, Fournier e Oladipo. Probabile che qualcuno faccia le valigie in estate e Fournier sembra il primo candidato visto che scadrà il suo contratto. Non male l’aggiunta di Ersan Ilyasova che si giocherà il ruolo da titolare con Aaron Gordon, due giocatori completamente diversi, tutto dipenderà da chi riuscirà ad adattarsi meglio alle caratteristiche di Nikola Vucevic, titolare inamovibile.

Gli Charlotte Hornets ricevono Courtney Lee, cedono Brian Roberts a Miami (che lo gira ai Portland Trail Blazers), PJ Hairston e una seconda scelta a Memphis. I Grizzlies ricevono inoltre Chris Andersen ed un ulteriore seconda scelta da parte dei Miami Heat. I Miami Heat inviano ai Pelicans Jarnell Stokes per una seconda scelta. 

Il solito Pat Riley colpisce ancora. Con due trade riesce a liberare notevolmente il cap ed a risparmiare circa 25 milioni di Luxury Tax. Ora gli Heat hanno a disposizione due spot per firmare eventuali Free Agent che verranno tagliati nei prossimi giorni (David Lee? Steve Novak?). Gli Hornets aggiungono al loro roster il tipo di esterno che mancava: specialista dagli angoli e buon difensore. Il loro backcourt è ora veramente lungo e versatile. Memphis si fa carico di una testa calda come PJ Hairston, peccato che non è stato l’unico giocatore di questo tipo a raggiungere Matt Barnes, Zach Randolph e gli altri. Per loro fortuna aggiungono un lungo, ne avevano tanto bisogno vista l’assenza prolungata di Marc Gasol.

I Detroit Pistons prendono Donatas Motiejunas e Marcus Thornton dai Rockets, cedono Joel Anthony ed una prima scelta (protetta tra le prime 8). Anthony viene girato a Philadelphia per una seconda scelta. 

Non solo Tobias Harris, ma anche Motiejunas. Anche se sacrificano una prima scelta, i Pistons aggiungono un altro starter potenziale, vedremo ora come gestirà la situazione Stan Van Gundy. Non benissimo i Rockets che ottengono una scelta, ma cedono i loro due migliori panchinari per punti ed impatto. Va considerato però che dopo l’arrivo di Josh Smith, il reparto lunghi andava sfoltito. Tornando ai Pistons, dovevano cambiare e lo hanno fatto e sicuramente la squadra gioverà di ciò nell’immediato. Le loro chance di giocare i playoff aumentano, così come il loro potenziale offensivo. Con un sistema offensivo solido (che è la specialità di Van Gundy) un quintetto con Jackson, Caldwell-Pope,Harris, Motiejunas e Drummond potrebbe provocare molte vittime.

Cleveland riceve Channing Frye, i Portland Trail Blazers Anderson Varejao e i Magic Dante Cunningham

I Cavs dovevano necessariamente cedere Varejao e/o Mozgov ed hanno scelto di liberarsi dei 10 milioni annuali del brasiliano. Buona mossa soprattutto dal punto di vista economico, dal punto di vista tecnico difficile capire cosa ci sia dietro. Si cercava un quattro perimetrale, ma Kevin Love dovrebbe bastare e Frye non sembra avere la freschezza e la forma per giocare dei buoni minuti in una squadra da titolo. Magari si vuole aprire ulteriormente il campo schierando Love e Frye insieme, ma speriamo che Lue ci privi di questo osceno scenario difensivo. I Trail Blazers si fanno carico di un contrattone, poco male per loro, e si aggiudicano un buon mentore per i numerosi giovani presenti nel roster.

Randy Foye va ai Thunder in cambio di DJ Augustin, Steve Novak ed una seconda scelta che vanno ai Nuggets.

Visto il recente infortunio di Jameer Nelson, DJ Augustin potrebbe far comodo ai Denver Nuggets che si liberano di un giocatore che non stava avendo più tanto spazio. Mossa interessante dei Thunder che cedono un play che ha sempre ben fatto quando è stato chiamato in causa, ma ricevono un buonissimo tiratore. Resta da vedere quale sarà l’impatto, soprattutto in ottica playoff, del rookie Cameron Payne. Lo staff e i compagni parlano molto bene di lui, ma essere la riserva di RW0 non sarà certamente un compito facile.

Markieff Morris va a Washington, i Phoenix Suns ricevono Kris Humpries, DaJuan Blair ed una prima scelta 2016, protetta tra le prime 9. 

Buona mossa per entrambe. I Wizards avevano bisogno di un lungo tiratore visto che ne Dudley ne Porter hanno dimostrato di poter essere impiegati da 4. Markieff Morris ha un notevole potenziale offensivo ma deve essere inserito nel modo giusto, potrebbe rivelarsi un buonissimo investimento per i Wizards che per lui rischiano di perdere la prima scelta al prossimo Draft. La pick è infatti protetta tra le prime 9, resta da vedere cosa combineranno in quel di Washington nei prossimi due mesi. Buona mossa anche per i Suns che cedono un giocatore evidentemente scontento e potrebbero ricevere una buona scelta.

I Los Angeles Clippers ricevono Jeff Green, i Memphis Grizzlies una prima scelta del 2019 e Lance Stephenson. 

Doc Rivers ha sbagliato a scegliere in estate ma si è dimostrato pronto s rimediare cedendo immediatamente sia Josh Smith che Lance Stephenson. Jeff Green lo ha già allenato ai tempi dei Boston Celtics prima che scoprisse di avere un problema al cuore. Non sembra essere particolarmente adatto al sistema dei Clippers, ma rimane comunque un giocatore di livello superiore all’attuale Lance Stephenson. I Grizzlies si fanno carico di una testa calda e di un duro, un difensore, uno di quelli che al pubblico e allo staff dei Grizzlies piacciono. Per Stephenson è l’ultima chance, se fallisce finirà nel dimenticatoio. Intanto nelle ultime ore sembra che sia Jorger che i giocatori dei Grizzlies abbiano apertamente chiesto alla dirigenza di non tagliare Stephenson ma di “testarlo” in questo finale di stagione.

Atlanta prende Kirk Hinrich in cambio di una seconda scelta da Chicago e cede Shelvin Mack agli Utah Jazz, in cambio di una seconda scelta. 

Cambio di terzi playmaker per gli Hawks, un giocatore in meno per i Bulls, ennesimo playmaker di livello basso per i Jazz. Cambia poco in tutti e tre i casi.

 

 

 

 

Luca Diamante

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