Cosa sta succedendo in Casa Virtus? Il punto su un mercato che vive sull’asse Torino-Milano-Bologna

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Sfumato definitivamente Aradori, per la Virtus inizia la “Fase Due” del mercato. La discesa in campo all’ultimo minuto di Zanetti in persona nella giornata di ieri aveva riacceso una flebile speranza, anche perché da Torino mancavano comunicazioni ufficiali. Ma ci ha pensato il neo coach gialloblù Luca Banchi attraverso le colonne della Stampa a gettare acqua sul fuoco, parlando già della collocazione tattica dell’ex Reggio Emilia nella sua nuova squadra. Secondo quanto riportato da BolognaBasket la differenza l’ha fatta la partecipazione all’Eurocup dell’Auxilium, dato che l’offerta economica da 1 milione di Euro in 3 anni era la stessa. Ora i nomi appetibili rimasti sul mercato italiano non sono molti, e soprattutto sono poco accessibili. La Gazzetta di Reggio riporta la volontà di Della Valle di lasciare la Grissin Bon, ma il classe 1993 ha ancora due anni di contratto e il buyout fissato da Frosini e società è di 250’000€. L’unico altro nome di rilievo è quell’Alessandro Gentile epurato da Milano: al di là delle potenzialità tecniche e delle difficoltà caratteriali, rimane il problema economico di raggiungere un accordo con un atleta abituato a percepire una cifra prossima al milione di euro. Un aiuto in questa direzione potrebbe arrivare dalla stessa società meneghina, che non è intenzionata a riprendere Gentile dopo un anno di pellegrinaggio europeo, e sta cercando di disfarsi del suo pesante ingaggio. La soluzione del prestito fino a scadenza non alletta i vertici dell’EA7, che sono invece più propensi alla risoluzione. L’ultimo nome del mercato italiani in entrata riguarda Cusin: il centro ormai ex-Avellino è corteggiato anche da Brescia e Cantù per farne un lungo di rotazione, mentre dal piano di sotto ha già sul tavolo l’offerta triennale della Fortitudo che vorrebbe farne un perno fondamentale nel gioco di Boniciolli.

Per quanto riguarda il capitolo conferme invece, il quadro sta andando verso la definitiva delineazione. Rosselli avrebbe declinato il ruolo da protagonista offertogli da Treviso per rimanere a giocarsi la SerieA con la Virtus, come lo stesso Ndoja non ha ceduto alle sirene provenienti dalla A2. Insieme a loro due anche gli americani Lawson e Umeh hanno contratto valido per il 2017/2018 (grazie alla clausola di rinnovo scattata in automatico con la promozione), ma mentre per il centro di Oceanside non ci sono dubbi sulla permanenza, la guardia nigeriana non è ancora sicura del posto. Nel caso però la Segafredo dovrebbe trovare un’intesa economica per transare, motivo per cui ogni discorso sarà rimandato più in là nel tempo. Con Stefano Gentile sicuro al 100% di continuare a vestire la casacca bianconera, per il suo compagno di regia Marco Spissu il discorso si complica: il piccolo play ha contratto con la Dinamo Sassari fino al 2020, ma in Sardegna le prospettive sono di un ruolo di terzo playmaker e minutaggio ridotto. Per questo motivo ha chiesto la cessione alle Vu Nere, ma Sardara ha proposto ai bianconeri o un altro prestito o 50’000€ di buyout, ipotesi rifiutate dal club emiliano.

In conclusione il mercato della Virtus è ancora in alto mare, o meglio in fase di studio senza la necessità di correre dietro alla fretta che sta attanagliando le altre società in queste ultime stagioni. Come lo scorso anno Umeh arrivò a settembre, anche quest’anno una volta sfumato il piano A (Aradori) la società sta vagliando con calma le alternative. Intanto D’Orta e Trovato sono volati negli Stati Uniti per visionare la Summer League, così da tornare da oltre oceano con una rosa di nomi nella quale scegliere più ampia. In ogni modo fino a settimana prossima prevarrà questa situazione di stallo, dato che è atteso per lunedì 10 luglio il CDA che si pronuncerà sull’effettivo budget a disposizione della sezione sportiva.

Luca Marchesini

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