Cremona-Cantù, le parole di Sacchetti e Sodini

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Meo Sacchetti (coach Cremona)

Sicuramente non si saranno annoiati i tifosi. Abbiamo disputato una partita simile a quelle che abbiamo giocato contro Brindisi e Varese. Pensiamo di essere una grande squadra e quando andiamo avanti ci rilassiamo. Invece siamo solo una buona squadra, quindi non possiamo permetterci questi alti e bassi. Non dobbiamo  trascurare l’assenza di Burns e la qualità dei giocatori di Cantù. Abbiamo fatto break importanti ma dobbiamo migliorare circa il rilassamento e divenire più cinici. Abbiamo perso due partite nel finale e specie fuori casa, con questo atteggiamento si corrono rischi. Per alzare ulteriormente l’asticella dobbiamo ridurre i nostri picchi down. Martin lo manderemo a correre sul tapis roulant prima della partita, auspicando di vederlo in condizione già nel primo tempo”.

Marco Sodini (coach Cantù)

In questa partita non c’è un colpevole. Abbiamo fatto fatica a trovare il ritmo difensivo. Credo che, ad un certo punto, il nostro nervosismo per dei contatti non fischiati sia stato più una frustrazione dovuta al non riuscire a fare cose che solitamente riusciamo a fare. Non siamo mai riusciti ad arginare Martin e abbiamo fatto diversi errori nei cambi sistematici, lasciando in alcune situazioni tanto spazio ai loro tiratori quando dalla zona passavamo ad uomo. Venivamo da tre vittorie consecutive, dunque, non facciamo drammi per questa sconfitta, abbiamo perso contro una squadra che ha vinto cinque delle ultime sei partite, direi che stasera è una cosa che ci può stare uscire sconfitti dal “PalaRadi” di Cremona. Tuttavia, non mi è piaciuto lo spirito di arrendevolezza che ha avuto in difesa la mia squadra. Faccio i miei complimenti alla Vanoli, complimenti di cuore perché la loro pallacanestro mi piace davvero tanto. È diversa dalle altre, magari meno strutturata ma riesce a trovare sempre protagonisti diversi, un basket che vorremmo fare anche noi. Non posso fare finta comunque che gli infortuni non abbiano inciso sulla nostra gara, l’assenza di Burns è stata determinante, anche se nel corso di una stagione sono cose che possono capitare alle squadre di pallacanestro.

(fonte Ufficio Stampa Cantù)

Michele Manzini

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