Cuore matto Brindisi: battuta in volata Sassari. I sardi cadono per la prima volta in stagione.

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HAPPY CASA BRINDISI – BANCO DI SARDEGNA SASSARI 96-95
(25-28; 21-29; 24-20; 26-18)

La Happy Casa Brindisi rialza la testa e trova un’importante vittoria ai fini della sua “sopravvivenza” nel girone D del Geovillage di Olbia. Un trionfo non casuale, ma costruito bene, dopo che il Banco di Sardegna Sassari aveva condotto per buonissima parte della disputa. La Dinamo perde per la prima volta in questa stagione e deve ora guardare a Pesaro, che stasera rischia di eguagliarla in caso di vittoria contro il fanalino di coda Virtus Roma. Fondamentale per i “padroni di casa” D’Angelo Harrison e Ousmane Krubally; per i sardi non sono bastate le tante triple e la coppia da 40 punti Spissu-Bilan.

Primo quarto esagerato nel parquet del Geovillage. Harrison, Perkins e Thompson permettono con i loro punti il primo vantaggio dei pugliesi, trovando ottimi tiri contro la difesa sassarese. Gli ospiti, dopo alcuni minuti di confusione, armano i loro migliori tiratori e trovano un ottima striscia positiva dai 6.75; Marco Spissu, con quattro triple e 11 punti nel solo primo quarto, è on fire nel 15-1 di parziale che ribalta tutto in favore del Banco di Sardegna. Sotto di 7 punti, Brindisi costruisce con saggezza tante azioni da sotto e, guadagnando anche alcuni liberi, riesce a rimettersi in carreggiata nel finale di quarto. Un finale frenetico che vale 53 punti complessivi alla prima sirena (25-28).
Il ritmo gara non si abbassa nella decina successiva. Sassari sembra avere il timone della gara in mano ma i tanti errori di attenzione in difesa danno il là a un rientro prepotente della Happy Casa che, con Gaspardo e Willis, ritrova il momentaneo vantaggio alla metà. Nonostante le difficoltà iniziali, i sardi rialzano la testa e concedono poco alla difesa avversaria nei minuti successivi: Kruslin, Bendzius e Spissu (11 punti in tre) sono assolutamente letali negli ultimi tre minuti di gara e il solo James Bell non basta ai ragazzi di Frank Vitucci per mantenere lo status quo; nello “spento” finale, i biancoblu chiudono con 11 lunghezze di vantaggio grazie alla tripla di Pusica e danno forti segnali di autorità (46-57).

Le squadre rientrano in campo con un piglio differente, più riflessivo rispetto ai 20 minuti precedenti. Senza Bell (fuori per infortunio alla caviglia) Brindisi prova a rimettersi sotto di almeno due possessi con Thompson e Perkins nel 6-0 di break. Pozzecco chiama il timeout per dare una strigliata ai suoi ma gli sforzi non bastano e la difesa sassarese fatica tantissimo nel contenere la compagine salentina. I 6 punti diventano 10 e il -14 iniziale invece -5; la Dinamo sente il fiato sul collo e Spissu non può che rispondere da leader, con altri cinque punti essenziali per ribadire il vantaggio. La gara si riattiva improvvisamente e ogni azione è un divertente batti e ribatti che sa quasi di playoff scudetto. Bendzius ancora una volta toglie le castagne dal fuoco per gli ospiti, mentre Brindisi prova senza sosta a tornare sotto la doppia cifra di svantaggio. Nell’ennesimo agitato finale Krubally trova un clutch shot che vale il -7 che ridà speranza ai biancoblu pugliesi (70-77).
I formali padroni di casa provano il tutto per tutto negli ultimi dieci minuti. Dopo il +10 ribadito da Kruslin è Krubally a prendere la scena facendo sentire il proprio fisico nel pitturato olbiese; Thompson a sua volta risponde a Pusica per il -5 e, in un assoluto momento di altissima tensione cestistica, Brindisi trova altri cinque punti con Udom ed Harrison, che riducono a un punto il grande vantaggio inziale. A 5 minuti dall’ultima sirena è tutto in discussione. Rientra in campo Miro Bilan e la differenza si sente, sopratutto contro il centro gambiano; Sassari, nonostante ruoti 7 giocatori, conduce ma gli avversari sono lì, con il fiato sul collo e con un altro cuore. Decisivo diventa il giovane Visconti, con un 2+1 che vale la parità dopo il massimo vantaggio sassarese. Il risultato rimane in discussione nei 100”, le squadre sbagliano tanto e fondamentale diventa ancora Krubally, dalla lunetta con l’1/2. L’ultima azione disegnata dal Poz si infrange sul ferro, così come l’imbattibilità della Dinamo, che cade alla terza gara nella bolla (96-95).

HAPPY CASA BRINDISI: Harrison 21, Krubally 16, Bell 11, Gaspardo 9, Perkins 8, Willis 7, Zanelli 7, Visconti 7, Thompson 7, Udom 3

BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Spissu 22, Bilan 18 (+13 r.), Bendzius 16, Burnell 13, Kruslin 12, Pusica 12, Devecchi 2, Re.

Mario Puggioni
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