Nella notte il Board of Governors NBA, la riunione con il commissioner e i proprietari delle franchigie, ha preso una decisione importante per il regolamento che verrà implementata dalla prossima stagione. I coach delle varie squadre avranno a disposizione una chance a partita per “costringere” gli arbitri a consultare l’instant replay su una chiamata dubbia. Vengono inoltre aumentati i “poteri” del Replay Center, che potrà allo stesso modo richiamare l’attenzione degli ufficiali di gara in circostanze quali determinare se un tiro valga 2 o 3 punti, e se un canestro sia arrivato prima o dopo la sirena dei 24 secondi.
La novità è stata sperimentata in questi giorni in Summer League ed è stata alla fine approvata dai vertici della Lega: si chiamerà flag, bandiera, ma a differenza della NFL non ci sarà una bandiera vera e propria da lanciare in campo. Tra le situazioni che potranno essere oggetto di questa nuova regola ci saranno i falli personali, le rimesse da assegnare a una o all’altra squadra e l’interferenza a canestro.
Sources: Head coach’s challenge won’t be a physical flag thrown on the field of play like the NFL — it will be a signal from the coach. https://t.co/4wtdzw2FpN
— Shams Charania (@ShamsCharania) July 10, 2019
Among the allowable coaching challenges starting next season: a personal foul charged to coach’s team, a called out-of-bounds violation, and goaltending and basket-interference violations. https://t.co/4vKGlAvCUi
— Adrian Wojnarowski (@wojespn) July 10, 2019
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