Daniel Hackett: l’uomo che porterà Milano al successo?

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haaDa un grande potere derivano grandi responsabilità. Sarà anche una frase abbastanza vecchia ma penso che proprio questo “aforisma” abbia il potere di rimanere immortale e che evochi in tutti noi, ogni qual volta venga pronunciato, una profonda riflessione sulle nostre azioni e su ciò che i nostri gesti, anche i più insignificanti, possano scatenare. Proprio in questo momento, se avessi il piacere di avere Daniel Hackett davanti a me, se mi trovassi faccia a faccia con lui, se potessi intraprendere un discorso con la sua persona aprirei le danze proprio con questa citazione.

Inizierei proprio da questa frase poiché, nell’ultimo periodo, Daniel sta gestendo assolutamente bene la sua popolarità e il suo potenziale. Ha perfettamente capito che il percorso intrapreso con l’Olimpia Milano sta soddisfacendo tutti. Con tutti intendiamo proprio tutti, sia i suoi fan che lo seguono fin dai tempi dall’amata Pesaro sia i tifosi di Milano, i quali non tutti l’hanno accolto a braccia aperte. Su di lui si può aprire un discorso vastissimo sotto vari aspetti, purtroppo non abbiamo il tempo e il modo per farlo, allora ci soffermeremo specialmente sull’impatto che Daniel sta dando alla sua squadra.Partiamo da un dato importante: in campionato dall’arrivo di Hackett Milano è imbattuta, 3 vittorie su 3 partite giocate. Si presenta ai tifosi il giorno di Santo Stefano contro la Vanoli, esordio a 2 minuti dalla fine del primo quarto, Milano sotto di 8 lunghezze, pick&roll Hackett-Melli assist e schiacciata: pubblico in delirio! Da quel momento per i padroni di casa la strada è tutta in discesa e la partita finisce 81-66.

Nelle prime due gare si prende pochi tiri, forse per umiltà e rispetto decide di non rubare la scena ai suoi nuovi compagni, ma anche senza essere la prima scelta offensiva distribuisce assist mandando in ritmo chiunque faccia parte della sua squadra. Il nuovo playmaker dell’Olimpia non molla un centimetro nemmeno in difesa, anzi collabora alla causa comune lottando e rubando palloni importanti. Sempre con l’intensità di un guerriero che in entrambe le metà campo dimostra la propria voglia di vincere che caratterizza la sua persona fin dai tempi del college.

Statisticamente un dato molto positivo nei suoi confronti è il plus/minus più che positivo:+16. Per i meno esperti questa statistica rileva le variazioni nel punteggio durante la permanenza in campo di un singolo giocatore, creando una possibilita’ di confronto con il risultato complessivo di squadra. L’impatto di un giocatore, quindi, potra’ essere considerato tanto piu’ positivo quanto piu’ e’ alto il suo plus/minus individuale rispetto a quello della squadra. Quello di Hackett è infatti il più alto della squadra, la stessa cosa vale per la valutazione personale alla fine di ogni partita che di media è 13,3.

hackIeri sera andava in scena il round 2 delle Top16 di Eurolega, Milano vs Olympiacos. I Greci sono i campioni in carica da due anni a questa parte e contro il loro leader, Vassilis Spanoulis, non si scherza. Risultato finale? 81-51 per l’Olimpia Milano. Contro ogni pronostico possibile immaginabile l’EA7 è riuscita in un’impresa e ha festeggiato nel migliore dei modi il 78esimo compleanno della società.

Daniel Hackett è stato ancora una volta decisivo realizzando 17 punti (tirando da 2 col 41% e da 3 col 50%), ha catturato 3 rimbalzi, distribuito 5 assist e rubato 3 palloni. Queste sono cifre che parlano da sole e dimostrano quanto il suo impatto sia determinante per la squadra che adesso sta prendendo fiducia. Adesso le Final Four, che si terranno proprio a Milano, non sono più un sogno, raggiungerle è diventato l’obiettivo!

Redazione BasketUniverso

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