Sull’edizione odierna della Gazzetta dello Sports è riportata un’intervista della “rosa” a Daniel Hackett, playmaker della Mens Sana Siena dall’anno scorso ed MVP delle ultime Finali Scudetto che ha dato forfait all’Europeo. Ovviamente l’intervista ha toccato vari argomenti, ma è stato inevitabile chiedere della NBA, quella che lo aveva rifiutato nel 2009 e che ora ha aperto le porte a Luigi Datome.
L’anno prossima sarò free agent, avrò fatto il mio dovere con Siena e spero in una chiamata dalla NBA. Altrimenti potrei proseguire all’estero, sono passati i 5 anni che mi avevano pronosticato avrei dovuto giocare in Italia, Devo ancora crescere e dovrò giocare con più continuità.
Al fianco di questa domanda però ce ne sono state molte altre, come ad esempio quelle riguardanti alla rinuncia all’Europeo che ha sollevato tantissime polemiche, compreso un battibecco con la FIP.
Ora mi sento bene, avevo una lesione di un centimetro nel tendine d’Achille e non potevo giocare senza sentire dolore. Giocare 10-15 minuti in un’amichevole è diverso che disputare un Europeo, dove si gioca praticamente tutti i giorni. A livello fisico, mentale e di condizione non ero al top, non volevo occupare il posto di qualcuno che si era allenato un’estate intera per disputare l’Eurobasket. Tengo alla Nazionale e l’ho dimostrato, nel 2012 io c’ero.
Riguardo alle staminali [la questione più scottante che ha crepato i rapporti tra Hackett e la FIP, ndr], non mi sono sottoposto ad alcuna operazione, altrimenti non sarei tornato a Siena ad Agosto per la riabilitazione. Non commento chi dice che non rispondevo al telefono se non tramite il mio agente.
Infine due parole anche sulla situazione di Siena, che disputerà a Firenze le gare di Eurolega, e l’offerta di Milano quest’estate:
Minucci sta facendo di tutto per migliorare la situazione, io ho fatto lo stesso riducendomi lo stipendio quest’estate. Capisco i tifosi amareggiati per le partite di Eurolega a Firenze, ma il campionato lo giocheremo a Siena e questo è quello che conta.
Mi intrigava l’idea di proseguire a Milano per il coach Luca Banchi, che per me è stato molto importante. Quando però si è presentata l’opzione di un ritorno a Siena non ci ho pensato due volte. Voglio difendere quanto conquistato nel 2013 e concludere qui la mia esperienza italiana.
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