Corre oggi l’anniversario di uno di quei “Cosa sarebbe successo se…?” che ha fatto perdere il sonno a diversi tifosi dei Los Angeles Lakers negli ultimi anni. L’8 Dicembre 2011 una trade a tre squadre tra i gialloviola, i New Orleans Hornets e gli Houston Rockets che avrebbe portato Chris Paul a LA fu bloccata dalla NBA. A NOLA, allora proprietà della NBA in attesa di completare le trattative per la cessione della franchigia, dovevano finire Lamar Odom, Goran Dragic, Luis Scola, Kevin Martin ed il rookie Royce White, mentre Pau Gasol avrebbe raggiunto i Rockets.
David Stern decise di non accettare, in piena facoltà di farlo in quanto proprietario momentaneo degli Hornets. Disse invece di sì meno di una settimana dopo ai Los Angeles Clippers, che spedirono il 14 Dicembre a New Orleans Al-Farouq Aminu, Eric Gordon, Chris Kaman e il rookie Austin Rivers proprio per Paul.
Oggi Stern, che da un paio di anni non è più il commissioner della Lega, è tornato sull’argomento intervistato da Brian Berger su Sports Business Radio Road Show:
Devo correggere il linguaggio: quale “cancellazione”? Il GM Dell Demps non era autorizzato a fare quello scambio, e agendo secondo la volontà dei proprietari decidemmo quindi di non accettare. Io ero il proprietario momentaneo degli Hornets, non c’è stato nulla da “vietare”. Semplicemente non è mai stato fatto lo scambio.
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