Delirio Torino, con una vittoria al cardiopalma la Fiat alza la sua prima Coppa Italia

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FIAT TORINO – GERMANI BRESCIA 69-67

(11-14; 17-17; 25-25; 16-11)

Torino vince queste Final8 al termine di una finale non tecnicamente eccelsa, ma dalle 10mila emozioni, grazie a un canestro di Vujacic a 2″ dal termine in contropiede. Paolo Galbiati completa un’opera pazzesca, da esordiente porta la Fiat a vincere un trofeo che fino a 20 giorni sembrava letteralmente impossibile visti i problemi avuti negli ultimi mesi in casa torinese. E’ stata una Torino perfetta per 3 giorni, una Torino meritevole di questo trofeo che ha saputo controllare il ritmo e il gioco di Brescia, che esce a testa altissima sicuramente, ma con evidenti rimpianti anche perchè si presentava da favorita per questa finale. E’ una gran vittoria per Torino, ed è tutto ampiamente meritato.

Landry apre le marcature da fuori, Hunt piazza subito il 5-0 ma da qui la gara assume un contorno fatto di tantissimi errori da ambo le parti, con Torino che fatica tremendamente contro la difesa bresciana, mentre la Leonessa sbaglia qualche tiro semplice di troppo, tanto che a 4′ dalla fine il punteggio recita solamente 7-2 Brescia. Garrett trova la prima bomba Fiat, ma gli risponde prontamente Sacchetti con due grandi triple per il +7 Leonessa. Poeta e Washington trovano due canestri e accorciano sull’11-14 di fine primo periodo. Sacchetti trova la magata con un gioco da 4 punti che vale 9 lunghezze di vantaggio ai suoi, ma un ispirato Blue con due grandi giocate accorcia sul 18-20. La partita però è molto confusionaria, fin quando una bomba di Michele Vitali e un piazzato di Moss danno il +7 che costringe Galbiati al minuto. Torino esce ottimamente dal minuto con le bombe di Blue e Garrett che accorciano sul meno 3, portando stavolta Diana a fermare il gioco, ma alla ripresa Mazzola accorcia ancora ulteriormente sul meno 1. Nel finale però 4 punti rimandano avanti Brescia, ma un assist geniale di Washington lancia Garrett ad appoggiare il 31-28 dell’intervallo. 3 liberi di Landry danno ancora 5 punti di vantaggio a Brescia, ma una bomba di Garrett e 2 liberi di Blue portano Torino al pareggio a quota 36, ma 3 bombe di Landry e Michele Vitali lanciano il parziale bresciano che vola sul 45-37 facendo esplodere il gran tifo della Leonessa sugli spalti. Ma Torino non demorde, Boungou Colo trova 3 triple in successione che in un amen riportano i suoi sul meno 1 (51-52), ma 2 liberi del solito Vitalia chiudono sul 56-53 il terzo periodo. Washington e Garrett rimettono le compagini con un solo punto di distacco, e Brescia trova un solo canestro nei primi 6 minuti. Torino sfrutta le difficoltà bresciane, con Poeta che da 8 metri piazza la bomba del sorpasso, ma Luca Vitali impatta dalla lunetta. Torino torna avanti con un 2+1 di Mazzola che vale il 64-61 Fiat, ma Landry subito impatta. Garrett però non ci sta, mette la bomba del 67-64, ma Luca Vitali risponde nuovamente dando vita a un finale pazzesco. Landry sbaglia la bomba del sorpasso, e Vujacic in contropiede appoggia il +2 a 2.4″ dal termine con Diana che chiama minuto per il tiro della disperazione. Moss si prende il tiro ma il ferro lo sputa, e Torino porta a casa la Coppa Italia al termine di una finale e di una Final8 INCREDIBILI, vincendo per 69-67.

TORINO: Blue 11, Garrett 16, Vujacic 7, Poeta 7, Boungou Colo 11, Washington 10, Jones, Mazzola 6, Tourè, Mbakwe 1

BRESCIA: Moore 2, Hunt 6, L. Vitali 5, Landry 22, Ortner 4, Traini, M. Vitali 14, Moss 2, Sacchetti 12

Luca Consolati

6 thoughts on “Delirio Torino, con una vittoria al cardiopalma la Fiat alza la sua prima Coppa Italia

  1. Le ambizioni di vertice di Brescia devono necessariamente andare di pari passo con un aumento economico. Hanno un ottimo organico, ma non sono strutturati per affrontare una serie di PO. Durante la coppa italia si è visto come abbiano comunque faticato, affrontando una partita dietro l’altra.La qualità rimane, ma bisogna ampliare un minimo le rotazioni se si vuole puntare a salire ancora di livello. Ovviamente tutto questo non toglie valore a quanto fatto fino a d’ora. Ottima idea quella di effettuare una crescita graduale.

  2. Negli ultimi due-tre minuti prima dell’azione finale ci sono state triple e controtriple entusiasmanti, sicuramente dettate anche dalla stanchezza ma penso che i fiorentini si sono potuti godere un discreto spettacolo anche senza le favorite in semifinale.

    Per quel che riguarda Brescia come già avevo scritto una volta si tratta di una stagione ben riuscita in cui sta andando molto molto oltre le aspettative. Bene la continuità con l’anno scorso confermando i Vitali, Moore e Landry (spero che sempre più squadre riescano a realizzare la stessa progettualità, cosa che aiuta a creare un maggior legame con i tifosi). Però non ci sono ambizioni di vertice che vadano oltre questa stagione eccezionale.

  3. Una finale che ha visto Brescia giocare mediamente meglio, ma con una Torino che riesce a rimanere in scia grazie alla buona dose di talento di cui dispone, e a una solidità insospettabile fino a qualche settimana fa.Brescia nel finale ha pagato la poca lucidità dei suoi pretoriani, Vitali e Moss su tutti. I tiri finali erano il simbolo della spia delle riserva accesa.Torino non era tanto meglio, ma un giorno di riposo in più, e una rotazione più lunga hanno giocato a suo favore.Comunque ora arriva la parte scomoda per Torino, dove dovrà ritrovare la chimica (Patterson saluta), e dovrà trovare un modo per far coesistere Garrett e Blue.

  4. Ad ottobre ho pronosticato una vittoria di Torino ed eccola qua: quando si crea un torneo confusionario dove nessuno si impone alla grande, l’offsider arriva sempre in finale. Si parlava di crisi e di vendita della società, addirittura di Juventus, io sinceramente ci ho sempre creduto poco… a questi livelli devi fare buchi stratosferici per avere problemi. Sono contento soprattutto per i torinesi: in un anno si sono ripresi ciò che le delusioni patite in 20 anni avevano tolto loro. Grazie al cielo abbiamo uno sport meritocratico in cui non vincono solo tre squadre. Non ho seguito queste Final Eight, ho visto solo il tiro finale e… posso dirlo? Un’azione del tutto casuale. 🤣 Tiro a c***o di cane di Vitali, Moss esce fuori dal campo per recuperare palla e la passa a Washington, passaggio SCHIACCIATO in contropiede fra tre avversari e canestro facile di Vujacic… io… boh. 😱 Ad ogni modo è esattamente così che vanno interpretate queste manifestazioni: dove non arriva la tecnica, la bravura o un organico compatto arriva la voglia di vincere. Per quanto riguarda Brescia, mi attirerò un sacco di antipatie ma l’ho già detto su questi schermi e lo ripeto: non si può cantar vittoria a metà campionato e autoproclamarsi sui social come la miglior squadra di sempre (esagero un po’): lì si è vista proprio l’inesperienza della società e dei tifosi “da matricola”, il toccare la vetta e pensare automaticamente di aver vinto tutto. Vi dirò di più: quest’anno secondo me Brescia resterà a secco.

  5. Ho quasi tifato Torino per dare un nuovo impulso al basket italiano. Magari vedendo il successo di Torino qualche altro sponsor importante decide di investire su un club di una grande città.
    E poi volevo vedere Peppe Poeta alzare un trofeo!

  6. Bell’impresa considerato tutto. Anzi, proprio per quello. Una prova di carattere che mi rende orgogliosa del gruppo! Partita vinta di pura voglia, nessuno ci sperava vista la situazione e i nuovi innesti che devo dire non si sono tirati indietro neanche un momento.Coppa strameritata, godiamoci il momento che il bello comincia adesso.Bravi tutti e un plauso a coach Galbiati! 

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