La tragica storia di Stephon Clark, ragazzo afroamericano di 22 anni ucciso per errore dalla polizia ieri a Sacramento, era già entrata a contatto col mondo NBA in occasione della gara tra Kings e Atlanta Hawks, quando solo una piccola parte di tifosi erano riusciti ad entrare al Golden 1 Center a causa delle veementi proteste nella zona.
In particolare gli agenti avrebbero sparato a Clark perché pensavano che il suo cellulare fosse in realtà una pistola, dopo essere arrivati sul posto per via di alcune segnalazioni che parlavano di qualcuno che stava rompendo i vetri di alcune automobili. Nella zona è stato impiegato anche un elicottero, che ha individuato il ragazzo ed ha iniziato a seguirlo mentre quest’ultimo cercava di scappare scavalcando delle staccionate. Secondo quanto dichiarato dai poliziotti, Clark sarebbe fuggito ed il confronto finale sarebbe avvenuto presso l’abitazione del ragazzo. Qui Clark avrebbe avuto in mano appunto il cellulare, scambiato per un’arma dai poliziotti: ovviamente l’accaduto ha sollevato diverse polemiche e accuse di razzismo nei confronti degli agenti.
La NBA è tornata ad avere a che fare con la vicenda quando poco fa DeMarcus Cousins ha deciso, come riportato da Jason Jones del Sacramento Bee, di contattare la famiglia del ragazzo e di prendersi carico totalmente delle spese per i funerali. Boogie non gioca più a Sacramento da un anno e mezzo, è attualmente infortunato per il resto della stagione ai New Orleans Pelicans, ma ha voluto compiere comunque questo gesto perché ancora molto legato alla città californiana.
I hear former Kings star DeMarcus Cousins has reached out to the family of Stephon Clark to cover funeral expenses.
— Jason Jones (@mr_jasonjones) March 23, 2018
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