Doc Rivers rischiò di licenziarsi dopo 6 giorni con i Clippers a causa di un litigio con Donald Sterling

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Vi ricordate Donald Sterling? L’ex proprietario dei Los Angeles Clippers che nel 2013 fu squalificato a vita dalla NBA e fu costretto a vendere la franchigia a causa di uno scandalo scoppiato perché, in una registrazione telefonica, si lasciava andare ad insulti razzisti. Doc Rivers, che proprio nell’estate antecedente la squalifica fu assunto come allenatore dei Clips, ha raccontato al Los Angeles Times un aneddoto riguardante proprio il suo rapporto con Sterling che quasi lo portò a lasciare la carica dopo 6 giorni.

Il motivo del contendere tra Rivers e Sterling, all’epoca, era in particolare la firma di JJ Redick, a cui il coach aveva promesso un posto in squadra. Il proprietario, a quanto pare, prima dell’ufficializzazione della sign-and-trade che avrebbe portato Redick da Milwaukee ad LA, avrebbe però cambiato idea, informando Rivers che avrebbe annullato lo scambio.

Ero stato assunto da sei giorni e stavo per andarmene. L’affare [la trade per Redick, ndr] era concluso e tutti dicevano fosse un ottimo affare. Volai a casa mia, a Orlando, per un paio di giorni e ricevetti una chiamata da Andy Roeser, ex presidente dei Clippers, che mi diceva che Donald Sterling aveva deciso che non voleva fare lo scambio. Risposi: “Cosa intendi? L’affare è concluso. JJ è un free agent, è uscito dal contratto per firmare con noi. Se non facciamo questo scambio, non troveremo mai un altro free agent. E’ la nostra parola”. Poi mi misi al telefono con Sterling e mi diceva quanto importante fosse la sua parola. Ero nel parcheggio dell’aeroporto e urlavo: “No, no, no, no! Non lo farai! E’ la mia reputazione!”. Lui rispondeva parlando della sua di reputazione e quanto grande fosse. Finalmente alla fine dissi: “Se non fai lo scambio, me ne vado”. Lui rispose: “Non puoi andartene, hai firmato per 5 anni, mi assicurerò che non alleni da nessun’altra parte!”. Gli dissi “Ok, mi va bene. Troverò un lavoro. Farò qualcosa, ma non sarò complice di questa cosa. Ho dato la mia parola a JJ. Gli ho stretto la mano”.

Alla fine sembra che Rivers sia riuscito a convincere Sterling, visto che lo scambio per Redick è andato in porto. Dall’altra parte, solo pochi mesi dopo, lo stesso Sterling fu costretto a lasciare i Clippers, mentre Doc è ancora coach della franchigia e si appresta ad affrontare la settima stagione consecutiva sulla sua panchina.

Francesco Manzi

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