Sembrava finita la vicenda Sterling, ma l’ex-proprietario dei Clippers sembra non aver intenzione di uscire così di scena. Uno dei suoi avvocati, una decina di giorni fa, aveva detto che Donald non avrebbe fatto causa alla NBA ma si sarebbe “accontentato” di vendere la franchigia, purtroppo non andrà così.
Sterling non ha gradito il modo in cui è stato trattato da Adam Silver e dalla NBA e perciò tornerà sui suoi passi ed inizierà la battaglia legale contro la lega. Il commissioner NBA prima di gara-2 delle Finals ha continuato ad attaccare l’ex proprietario dei Clippers dicendo che non sarà soddisfatto fino a quando Donald firmerà la cessione e la NBA la approverà. Sterling credeva inoltre di esser meritevole di una riduzione della pena dopo le sue ammissioni di colpa e la sua decisione di uscire di scena, lasciando alla moglie il compito di dirigere le trattative per la cessione, la NBA invece non ha neanche pensato di “premiarlo” e, direi, anche giustamente. Un insieme di piccole cose, parole e dettagli rischia di far continuare ancora a lungo questa vicenda buia che ha sporcato i playoff 2014.