Donald Trump reagisce allo sciopero: “La NBA sta diventando un’organizzazione politica, e questo non va bene”

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Nonostante il suo Senior Advisor abbia chiesto di parlare con LeBron James per discutere di alcuni problemi sociali americani, alla luce delle ultime proteste da parte dei giocatori NBA culminate con le partite di ieri e di oggi rimandate a causa di una sorta di sciopero, Donald Trump non ha fatto passi indietro e, interrogato dai giornalisti sulla questione, ha attaccato un’altra volta la Lega di basket.

Da quando si è insediato alla Casa Bianca, Trump ha ingaggiato un duello verbale sempre più acceso con gli atleti NBA e la Lega stessa, criticandola in più occasioni: lo scorso autunno per la questione-Cina, nelle ultime settimane per la nuova usanza di inginocchiarsi durante l’inno in segno di protesta pacifica contro le violenze della polizia, e ora anche per lo sciopero.

Non so molto delle proteste in NBA – ha detto Trump – “So che i loro rating televisivi stanno andando molto male, perché la gente si sta stancando della NBA. Francamente, ripeto: non so molto delle proteste, ma so che i rating stanno andando male. Questo è dovuto al fatto che stanno diventando un’organizzazione politica e penso che non sia una buona cosa né per lo sport né per la nostra nazione.

Francesco Manzi

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