Dopo Cantù-Milano, le parole di Pashutin e Pianigiani

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ACQUA SAN BERNARDO CANTÙ: EVGENY PASHUTIN

«È stato un giorno difficile per noi – spiega il tecnico russo in sala stampa -, Milano è una squadra molto forte. Ci eravamo preparati a giocare una buona difesa, al fine di controllare il ritmo della partita. Nei primi tre quarti siamo riusciti a rimanere vicini agli avversari, poi nell’ultimo periodo quando l’Olimpia ha incominciato a segnare un canestro dietro l’altro ci siamo persi via.  Non eravamo più organizzati e non siamo più riusciti a riprendere il controllo della gara. I ragazzi hanno smesso di crederci e hanno mollato. Ci sono stati parecchi errori, troppi alti e bassi».

«Come contro Pesaro – analizza Pashutin – nell’ultimo quarto ci siamo smarriti, subendo i canestri degli avversari senza reagire. Nel quarto periodo non abbiamo più difeso. La riposta a questa partita sono proprio i 37 punti presi negli ultimi dieci minuti. La difesa non è stata accettabile. È una mia responsabilità far capire questo alla squadra. Abbiamo giocato male, sopratutto alla fine. Ho detto ai miei giocatori che devono reagire, così non va. Dobbiamo ringraziare i tifosi per il supporto e perché sono sempre qui per proteggerci. Ho visto l’arena piena e questo l’ho apprezzato davvero tanto. Però loro hanno bisogno di vedere in campo dei guerrieri, dei giocatori che reagiscono, ma noi stasera non lo abbiamo fatto. Questo è ciò che io devo riuscire a fissare ai miei giocatori. Prima la testa e poi le gambe. Se non c’è la testa, è inutile avere il fisico, senza quella non si va da nessuna parte».

«Nella squadra ci sono troppe individualità, bisogna anche difendere. Il gruppo ha bisogno di più disciplina. Questi “up and down” non vanno bene. Cosa che certo non manca a Milano, dove ognuno  sa esattamente cosa deve fare. Quando si perde, si perde. Ma ogni volta che si perde – conclude l’head coach di Cantù – poi, bisogna essere in grado di reagire. Senza dubbio la prossima volta dobbiamo cercare di risollevarci. Bisogna giocare da squadra».

AX MILANO: SIMONE PIANIGIANI

Coach Simone Pianigiani così ha commentato la partita di Cantù: “Credo si sia visto qualcosa di importante ovvero che ho giocatori seri perché chiunque sia entrato ha provato a difendere, ha fatto le cose giuste e così è stata una partita importante per i tifosi e per il club, per tenere botta in campionato per quello che vale adessp e per dare respiro a chi in EuroLeague sta spendendo di più. Ci capita di sperimentare in partita quintetti inediti e superare queste difficoltà non è facile. Oggi abbiamo avuto questo atteggiamento di serietà e condivisione, voglia di aiutarci pur sapendo che questa è stata la partita numero 13 giocata senza Nedovic il che ha cambiato un po’ il modo di giocare rispetto alle nostre idee. Jerrells oggi ha fatto bene. In EuroLeague magari non riesci a insistere dopo qualche difficoltà ma la risposta oggi è stata notevole e lui ci serve tanto come ci serve Burns. Oggi Christian ci ha dato minuti importanti e permesso di far riposare uno dei due centri. Stiamo recuperando anche Della Valle e anche lui è importante per noi. Sono contento anche perché aver allungato nell’ultimo quarto mi ha permesso di non rimandare in campo James e il fatto che tutti fossero pronti è un segnale positivo e di fiducia anche se poi sappiamo che la prossima è a Istanbul contro il Fenerbahce. Mi sono arrabbiato su una palla persa nel quarto periodo perché sono errori banali che devi eliminare mentalmente per evitare di commetterli poi in una partita punto a punto”.

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