VUELLE PESARO
PAOLO CALBINI: Questa sera a parte per i primi 5 minuti dove siamo partiti con poca energia, siamo stati bravi a rimettere la partita nei binari che volevamo ossia pressing a tutto campo e non concedere l’area costringendoli a prendere molte soluzioni de fuori. I primi 5 minuti credo siano stati una questione di atteggiamento, eravamo un pochino tesi; però siamo stati bravi dopo ad aggredirli in difesa e a trovare buone soluzioni in attacco. Abbiamo fatto un buon lavoro e la squadra sta iniziando a conoscersi meglio e questo è sempre un segnale positivo.
ERIC MCCREE: Stiamo crescendo tanto perché stiamo lavorando tantissimo in allenamento come vuole il coach e così cresce anche la nostra fiducia. Personalmente, nelle ultime 5 partite non ho giocato come potevo giocare e questa settimana mi sono guardato allo specchio e mi sono detto “Devo reagire, devo andare in campo facendo vedere quello che so fare assieme a tutta la mia squadra”.
ALMA TRIESTE: EUGENIO DALMASSON
Pesaro ha interpretato la partita nel modo giusto sin da subito e penso che le 12 palle recuperate contro la nostra unica nei primi 20 minuti sia la fotografia di come Pesaro sia scesa in campo con uno spirito diverso e questo fatto di non essere stati pronti a giocare la partita soprattutto sotto il punto di vista agonistico è una ferita aperta; non ci sono alibi, nonostante le varie defezioni. Siamo andati sempre con troppe soluzioni individuali e abbiamo costruito molto poco insieme e questo vale anche per la difesa dove ci siamo aiutati pochissimo e non abbiamo mai capito da dove venivano i pericoli. Penso che per come è andata la partita di questa sera sia inutile parlare degli infortunati sarebbe portare la squadra a trovare un alibi alla non prestazione di questa sera, gli alibi non servono; dobbiamo ragionare e vedere su quello che abbiamo fatto sta sera e quelli che non hanno giocato non hanno fatto parte della storia della partita. Un ulteriore motivo per essere dispiaciuti è perché oggi qui ci hanno seguito tanti tifosi che meritavano sicuramente qualcosa di più; ci sta perdere, ma così no, soprattutto nei loro confronti.

Nato con la passione per la palla a spicchi in quel di Pesaro nel 1997. Laureato con lode all’università Carlo Bo di Urbino nel corso di “Informazione, Media e Pubblicità”. Ho l’obiettivo di diventare giornalista professionista, preferibilmente in ambito sportivo così da poter unire la passione dello sport con quella per il giornalismo.
Collaboro con BasketUniverso da febbraio 2017.