Dopo Pistoia-Cremona, la parola a Ramagli e Sacchetti

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Dopo partita carico di tensione a Pistoia. Fischi dalla curva, qualche americano non gradisce e arriva anche la polizia a sedare gli animi. Kerron Johnson difende la squadra e anche il vice Bongi, a quanto pare oggetto di offese, poi “parla di prova complessivamente buona e di stanchezza negli ultimi due quarti, specie con un brutto terzo periodo. La classifica è brutta ma non tutto è perduto. Il coach? È vincente, come ha già fatto vedere in passato, ci sprona ma in campo non ci va lui”.
È la volta di coach Ramagli: “Serata amarissima, ci abbiamo provato con tutte le forze, per qualche schiocchezza non siamo rimasti avanti a metà, poi ci sono mancate le energie. Negli ultimi cinque minuti la forza dei nervi c’è mancata, onestamente faccio fatica a tirare la croce addosso a qualcuno dei miei. Siamo stati battuti da rimbalzo lunghi, da un Ricci chirurgico che ha spaccato la partita. Loro giocano bene, poco da dire. Stanotte non dormirò, diciamo che c’è bisogno di una mano per la squadra, non sarei onesto se non lo dicessi. Forse il livello di competitività è più alto di quello che tutti pensavano”.

Coach Meo Sacchetti: “I primi due break non sono stati decisivi e Pistoia è sempre rientrata, malgrado i nostri sforzi, il terzo allungo è stato quello buono. Nel secondo tempo c’è stata più precisione al tiro da tre, finalmente, siamo andati bene ai rimbalzo, un’intensità che mi è piaciuta, il gruppo sta bene e sopperisce alle mancanze. Forse non c’è tanto talento qui ma il gruppo è ottimo e lavora forte. All’inizio tutti dicevano che Cremona, Pistoia e Pesaro erano le più deboli: diciamo che noi siamo partiti bene ma non c’è da rilassarsi dopo sei partite, ce ne sono ancora due prima della sosta, vedremo. Quando perdi cinque partite come è accaduto a Pistoia è difficile essere lucidi nei momenti clou. Comunque sono soddisfatto della prova dei miei e da Pistoia prendiamo punti pesanti”.

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