Come riportato un paio di giorni fa, la linea telefonica anonima istituita dalla NBA per questo finale di stagione, in modo che i giocatori possano denunciare colleghi che infrangono le regole anti-Covid nella “bolla”, è stata fin qui molto utilizzata, creando anche siparietti divertenti sui social (molti utenti accusano Chris Paul, “snitch” per eccellenza dopo quanto avvenuto con Towns e gli arbitri durante la normale stagione regolare).
Non è chiaro se Bruno Caboclo e Richaun Holmes, i due giocatori scoperti a infrangere le regole, siano caduti vittima di questa linea telefonica, anche perché la stessa NBA traccia gli spostamenti degli atleti nel campus e può quindi scoprire da sé se varcano i limiti stabiliti. Dwight Howard ha però dichiarato in una recente diretta su Instagram di essere stato “denunciato” da un collega anonimo perché scoperto a non indossare la maschera. Il centro dei Los Angeles Lakers ha chiarito che era da solo quando non la indossava, chiedendosi: “Dovrei metterla anche quando non ho intorno nessuno?”. Howard ha anche detto che ci sono state lamentele nei suoi confronti perché terrebbe la musica troppo alta in hotel e perfino proteste nei confronti delle sue dirette Instagram. Anche questa è convivenza nella “bolla”…
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