Dwyane Wade e Jimmy Butler attaccano i compagni dopo la sconfitta contro Atlanta

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Continua il momento negativo dei Chicago Bulls, che riescono ad aggiungere ulteriore benzina al fuoco grazie ai commenti delle proprie stelle nelle interviste post-partita che hanno seguito la sconfitta di ieri notte contro gli Atlanta Hawks.

Quella contro gli Hawks è stata la sesta partita persa delle ultime dieci, sconfitta arrivata solo nel finale dopo che Dwyane Wade e Jimmy Butler avevano combinato per 73 punti dei 114 di squadra. L’ex giocatore di Miami è da qualche giorno che si sta mostrando frustrato nelle interviste e aveva addirittura fatto sapere che i prossimi mesi determineranno la scelta di rimanere o meno a Chicago in estate, dopo il KO contro Atlanta ha alzato ulteriormente i toni:

Non so cosa sia successo, ma continuiamo a perdere questo tipo di partite. A nessuno importa abbastanza, bisogna che gli importi. Voler vincere deve significare molto, e ora non lo fa. Non so come sistemare la cosa, semplicemente non mi sembra ci siano in questa squadra ragazzi a cui interessi veramente vincere le partite, mi fa infuriare. Ma non posso arrabbiarmi e occuparmi di loro, devono badare a loro stessi da soli, devono migliorare. Mi piacerebbe dire con certezza che nessuno di noi mangerà stasera per la rabbia, ma non posso. Mi piacerebbe, ma non so se agli altri importi abbastanza. Queste partite dovrebbero far male, non si dovrebbe dormire, non si dovrebbe voler parlare con nessuno. Spero possano smentirmi, ma li sfiderò per vedere se queste sconfitte gli fanno davvero male.

Questo gioco è più di segnare o sbagliare dei tiri. Questi ragazzi devono rispondere alle proprie domande, finché le partite finiscono così dovrebbero stare male. Io ho 35 anni, ho vinto tre anelli, non dovrebbe dispiacere più a me che a questi giovani ragazzi. Devono volerlo: se lo vorranno, ci presenteremo e giocheremo Venerdì, sperando di vincere. Se non vinceremo, dovremo rifare tutto da capo. Continuare ad andare avanti finché non finirà la stagione. Deve cambiare l’atteggiamento, deve far male dentro perdere partite così. Questa m***a dovrebbe fare f**********e male.

Ma anche Butler non le ha mandate a dire ai compagni, anzi, tra le righe sono evidenti alcune frecciate in particolare a Nikola Mirotic e al rookie Paul Zipser. Il montenegrino contro Atlanta si è preso, su uno scarico, il tiro del potenziale +1 con circa 30” sul cronometro, sbagliandolo.

Capisco che se c’è un tiro aperto tu debba prenderlo, ma in quel momento della partita, senza offesa, dovresti passare la palla al tuo miglior giocatore. Così è come funziona questo gioco, passa la palla a me o a D-Wade, lascia che siamo noi a decidere la partita. Se hai un tiro aperto va bene, ma dovresti passarla se i tuoi migliori giocatori sono on fire come lo eravamo io e Wade. Sono cose che succedono, non sono arrabbiato per la selezione dei tiri, penso solo che ci sia tempo e luogo per ogni giocata.

A questi figli di p*****a deve interessare se vinciamo o perdiamo una partita. Alla fine della giornata, devi fare di tutto per aiutare la squadra, devi fare la tua parte. Essere una stella nel tuo ruolo, così è come si vince in NBA. Devi capire di cosa ha bisogno la squadra e farlo su entrambi i lati del campo. Prima di ogni cosa, devi giocare ogni possesso come fosse l’ultimo. Non giochiamo duro ogni volta, e quando non lo facciamo è molto deludente.

Wade ha anche pubblicato questo tweet dopo la partita:

E alle parole di entrambi è giunta la risposta, sempre via Twitter, di Jerian Grant, partito come playmaker titolare contro Atlanta:

Francesco Manzi

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