Dwyane Wade e l’aneddoto sull’etica del lavoro di Kobe Bryant

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Dwyane Wade è stata una delle grandi superstar NBA ad aver affrontato più volte Kobe Bryant durante la sua carriera, ma è anche stato suo compagno di squadra con la maglia di Team USA: proprio durante il periodo passato insieme con la Nazionale americana, Wade ha avuto modo di osservare da vicino i ritmi di lavoro dell’ex stella dei Lakers, purtroppo scomparsa lo scorso 26 Gennaio in un tragico incidente in elicottero.

Wade, ospite nel podcast di JJ Redick, ha raccontato un particolare episodio che gli è rimasto impresso e che descrive molto bene la mostruosa etica del lavoro tanto cara a Kobe: “Prima delle Olimpiadi abbiamo viaggiato tanto durante la preparazione, ora non mi ricordo dove fossimo ma appena abbiamo toccato terra siamo andati in palestra: c’eravamo tutti, io, LeBron, ‘Melo ed ovviamente Kobe. Mi ricordo che era molto tardi: una volta finito il nostro lavoro ci siamo accordati per trovarci il mattino presto per la colazione, con solamente 3 ore di sonno davanti a noi. Arrivati per la colazione, con le facce stremate dal poco sonno, vediamo che Kobe ha delle borse del ghiaccio sulle ginocchia, al che gli chiediamo il motivo. Kobe ci rispose che dopo l’allenamento fatto insieme, ne ha svolto un altro singolo e che dopo colazione si sarebbe ri-allenato con noi. In quel momento non riuscivo a crederci: avevamo finito di allenarci 3 ore prima, e Kobe aveva già svolto un altro workout ed era pronto per un successivo. In quel momento ho realizzato che dovevo migliorarmi ancora di più, perchè quel ragazzo era su un livello totalmente diverso“.

 

Francesco Manelli

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