Il National Transportation Saftey Board in questi mesi ha indagato più a fondo sulle dinamiche dell’incidente che, il 26 gennaio 2020, ha ucciso Kobe Bryant, sua figlia Gianna ed altri 7 passeggeri dell’elicottero sul quale viaggiavano in zona Los Angeles. I risultati della perizia sono stati rivelati poco fa: ci sarebbe stato un errore umano, del pilota in particolare, alla base della catastrofe.
Ara Zobayan, appunto il pilota del velivolo, avrebbe violato gli standard federali decidendo di decollare nonostante le precarie condizioni atmosferiche che non garantivano una sufficiente visibilità. Il pilota, per ovviare alle suddette condizioni atmosferiche, sarebbe sceso repentinamente di quota in modo da evitare le nuvole, finendo però per schiantarsi contro le colline circostanti. Non ci sarebbero invece segni di guasti tecnici all’elicottero.
Secondo quanto riportato, inoltre, l’elicottero non avrebbe avuto la scatola nera, non obbligatoria in questo caso ma che certamente avrebbe aiutato nella ricostruzioni dei tragici istanti prima dello schianto.
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