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E se organizzassimo un All Star Game in Europa?

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Si avvicina il weekend del 18-20 febbraio, fine settimana dedicato a uno degli appuntamenti più iconici della stagione NBA: l’All-Star Game. Pur bersagliato di critiche negli ultimi anni, tra format poco convincenti e accuse varie di “pagliacciata inutile”, la sfida delle stelle continua ad esercitare un suo innegabile fascino.

Ma mettiamo caso che l’Eurolega, nel suo processo di avvicinamento al basket americano, volesse replicare l’evento. Quali giocatori sarebbero i protagonisti della sfida?

Abbiamo deciso di ipotizzare le potenziali scelte e di “simulare” le squadre di un Euroleague All-Star Game 2021/22, incentrato sulla sfida tra i migliori giocatori americani e i migliori giocatori dal resto del mondo che militano nella competizione targata Turkish Airlines. Tra volti noti, sorprese e veterani, questi sono gli atleti su cui è ricaduta la nostra scelta: lo spettacolo sarebbe assicurato.


TEAM USA

PM: Larkin (Efes), James (Monaco), Brown (Kazan)

G: Canaan (Kazan), Lloyd (Zenit)

AP: Clyburn (CSKA), Shields/Hall (Milano)

AG: Brown (Kazan), Hall (Monaco), Williams (Maccabi)

C: Hines (Milano), Davies (Barcellona)

Grande concorrenza nel Team USA. Per il reparto play, la scelta per il posto da titolare cade, ovviamente, su Shane Larkin, che negli ultimi anni ha dimostrato di poter entrare diritto nell’alveo dei giocatori americani più forti mai passati nel basket europeo. A fargli da compagno di reparto non può che essere Mike James, tanto forte quanto discusso: in ogni partita che gioca ci sono almeno decine di highlights dedicati soltanto a lui, e un potenziale All-Star Game è il posto perfetto per potergli far esprimere liberamente tutto il suo genio cestistico.

Chiude il cerchio delle point guard Lorenzo Brown, accompagnato dal compagno di squadra Isaiah Canaan: i due USA stanno portando Kazan a livelli impensabili ad inizio stagione, citofonare in casa Olimpia per chiedere qualcosa a riguardo. Come riserva di Canaan, la scelta cade invece su Jordan Lloyd.

Tanta concorrenza anche nel reparto ali. Immancabile Will Clyburn, che negli anni ha dimostrato di essere uno dei più forti nel suo ruolo nel basket europeo, anche se al momento sta attraversando una stagione non semplice. E come riserva? Se dovessimo ragionare senza gli infortuni, la scelta cadrebbe su Shavon Shields, ma alla luce della stagione in corso sarebbe da premiare probabilmente Devon Hall, atleta polifunzionale che sta dimostrando di poter diventare un vero e proprio big in tre ruoli differenti.
Tra le ali grandi, la scelta principale cade ovviamente su John Brown, che all’età di 30 anni sta vivendo la miglior stagione della sua carriera, dopo anni di formazione nel basket italiano. Dietro di lui Donta Hall, autore di un’ottima stagione anch’egli, e Derrick Williams, la cui presenza in campo è essa stessa garanzia di spettacolo.

Infine, il discorso centri. Anche qui la concorrenza è spietata, ma ad essere premiati sono due giocatori: Kyle Hines e Brandon Davies. Il primo perché è uno di quei giocatori capaci di farti saltare sul divano ogni partita senza dover per forza segnare 25 punti; il secondo perché, ormai, è diventato una certezza assoluta e sta dimostrando di essere il più completo americano nel suo ruolo attualmente presente in Eurolega.


micic efes

TEAM World

PM: Rodriguez (Milano), Okobo (ASVEL), Calathes (Barcellona)

G: Micic (Efes), De Colo (Fenerbahçe), Sloukas (Olympiacos)

AP: Lucic (Bayern), Hezonja (Kazan)

AG: Mirotic (Barcellona), Melli (Milano)

C: Tavares (Real Madrid), Vesely (Fenerbahçe)

Se la concorrenza per il Team USA è spietata, non è da meno quella per il Team “Mondiale”, a partire dal reparto guardie. Come play non si possono non chiamare Sergio Rodriguez e Nick Calathes, due dei giocatori più spettacolari dello scenario attuale (anche se cominciano a emergere le prime difficoltà legate all’età). Convocazione premio anche per Elié Okobo, una delle più grandi sorprese della stagione.

Per quanto riguarda le guardie vere e proprie, non possono certamente mancare Vasilje Micic, ormai anch’egli una certezza, e i veterani Nando De Colo, garanzia di spettacolo come Rodriguez, e Kostas Sloukas.

Tanta esperienza anche nel reparto ali. La scelta ricade su Vladimir Lucic, che continua a dimostrare il suo valore anche in questa stagione dopo aver guidato i suoi durante la rimonta sfiorata contro Milano, e su Mario Hezonja, che rafforza le file dell’UNICS in questo All-Star game immaginario. Come ali grandi la scelta è relativamente semplice, dal momento che si va a pescare (quasi) direttamente dall’NBA degli anni passati: titolarissimo Nikola Mirotic, probabilmente il più forte giocatore dell’attuale Eurolega, mentre dalla panchina si alza il capitano milanese Niccolò Melli.

Infine, discorso centri. A livello di spettacolo non può mancare Walter Tavares, attuale leader sotto la voce PIR dell’Eurolega, incubo di chiunque provi ad avvicinarsi a canestro. Il compagno di reparto sarà l’ennesimo veterano della sfida: Jan Vesely. Anche per il ceco persiste l’incognita età, ma voi lo guardereste un All-Star Game privo del gigante di Ostrava?


THREE POINT CONTEST

Nikola Mirotic (Barcellona)

Kyle Kuric (Barcellona)

Billy Baron (Zenit San Pietroburgo)

Luigi Datome (Milano)


SLAM DUNK CONTEST

Shaquielle McKissic (Olympiacos)

Derrick Williams (Maccabi Tel-Aviv)

John Brown (Unics Kazan)

Mike James (Monaco)

Gabriele Buscaglia

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