Italbasket non convocati

È un’Italia bella a sprazzi, ma non basta contro la Russia: Fridzon ci beffa all’ultimo secondo

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VERONA – Sembrava partita bene la seconda gara dell’Italia alla Verona Basketball Cup. Gli Azzurri giocano bene a sprazzi trovando pressione difensiva e ritmo in attacco mentre in altri – soprattutto nei momenti decisivi del secondo tempo – si fanno sopraffare dall’energia e dalla cattiveria russa. Quella che permette alla formazione Bazrevich di recuperare un distacco di 15 punti stando sempre attaccata agli Azzurri e poi anche infliggere la sconfitta con un canestro all’ultimo secondo del parziale decisivo.

L’asse Daniel Hackett-Alessandro Gentile funziona e sblocca l’attacco italiano, Marco Belinelli dà subito il suo contributo con il marchio di fabbrica da oltre l’arco senza farsi pregare. Così debuttano gli Azzurri in una gara, quella contro la Russia, dall’inizio leggermente macchinoso ma dal ritmo intenso. L’attacco produce 19 punti, la difesa ne concede 7 – in 8 minuti – dando ancora ottimi segnali sin dall’inizio. Fuori le prime linee, la panchina risponde all’appello: Tessitori e Sacchetti replicano bene il lavoro di Jeff Brooks e Paul Biligha – autore di 2 stoppate nel primo parziale – poi anche Abass batte la prima sirena facendo esplodere il PalaOlimpia con la tripla del 22-7.

Il primo sussulto russo arriva nei primi 3 minuti del secondo quarto sfruttando il gioco perimetrale: 13 punti che nascono per lo più dal tiro da tre punti e da un paio di disattenzioni difensive avversarie. Gli Azzurri faticano a trovare fluidità, Meo Sacchetti invece ha bisogno di reattività. In campo di nuovo Gentile, Belinelli, Brooks con l’aggiunta di Ariel Filloy per ritrovare soluzioni in attacco mentre la Russia accorcia le distanze sul 31-28. Solo andando verso l’intervallo, l’Italia ristabilisce le gerarchie con due schiacciate di Abass.

Sul 40-32 le due squadre rientrano in campo con la Russia che per i primi due giri di orologio sembra aver guadagnato ancora più energie su entrambi i versanti; le cose non sembrano girare nel verso giusto per gli Azzurri fino alla prima metà di frazione quando la Russia si ripresenta negli specchietti della nazionale italiana – 46 a 39 – e Jeff Brooks è costretto ad uscire per un infortunio alla caviglia. Il meccanismo azzurro ritrova pressione difensiva e ritmo offensivo dando l’occasione a Gentile di segnare in post, seguito da un paio di liberi di Tessitori e 5 punti di Sacchetti che però non scavano il solco con gli avversari. Perché la Russia risponde sempre a tono riuscendo anche a risalire fino al -3, 54 a 51.

Sul finire del terzo quarto, uno sprazzo tutto azzurro illumina il PalaOlimpia. Della Valle rispedisce indietro i russi segnando i 9 punti che permettono all’Italia di tornare sulla doppia cifra di vantaggio (63-53); Sacchetti chiude con due liberi e riapre l’ultima frazione con altri liberi per il +14. L’Italia va, ma la Russia rimane sempre alle calcagna. Anche dopo essere stata oltre i 10 punti di svantaggio, Kurbanov, Baburin e Kulagin tagliano il distacco a soli 3 punti andando nel pitturato. La gara, a 56 secondi dalla fine, è ancora tutta da giocare sul punteggio di 70-67. E’ qui che la rincorsa della Russia trova il sorpasso decisivo – con un canestro di Fridzon – proprio negli ultimi istanti per il 70 a 72 che assegna la seconda vittoria ai russi e la prima sconfitta all’Italia.

STATISTICHE:

ITALIA: Della Valle 9, Belinelli 11, Aradori 0, Gentile 13, Biligha 2, L. Vitali 0, Hackett 7, Filloy 0, Brooks 4, Ricci NE, Abass 7, M. Vitali NE, Sacchetti 13, Tessitori 4;

RUSSIA: Bolomboy 3, Sopin 6, Karasev 5, Baburin 6, Motovilov 6, Fridzon 16, Ivlev 2, Antonov 0, Zubkov NE, Balashov 0, Vorontsevich 2, Platunov 4, Kulagin 10, Kurbanov 16; 

LA GARA DELLE 18.00 – La seconda giornata della Verona Basketball Cup si apre con la sfida tra le due squadre sconfitte di giovedì. Senegal-Venezuela. Numerosi i tiri tentati da entrambe le squadre, ma sono le triple da oltre l’arco a permettere al Senegal di mettere la testa avanti sul 19-18 alla fine del primo parziale; nello svolgimento della gara si assiste prima alla fuga dei venezuelani – 27 a 36 dopo 20′ – e poi alla ripresa e al sorpasso decisivo degli avversari – 69 a 54 al 25′ -. Nell’ultima frazione il Venezuela riprende vita, recupera fino al -2 ma non riesce a rimettere in pari la gara in un finale combattuto subendo la seconda sconfitta del torneo 75-69.

Matteo Bettoni

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