Kyle Lowry è stato uno dei giocatori più chiacchierati delle ultime settimane prima della trade deadline ma alla fine è rimasto ai Toronto Raptors.
Tra le squadre che avrebbero potuto prenderlo c’erano anche i Philadelphia 76ers che alla fine hanno preferito rinunciare. A spiegare i motivi Daryl Morey, president of basketball operations dei Sixers, il quale in sostanza ha ritenuto che Lowry non fosse un giocatore adatto a migliorare la sua franchigia nel lungo periodo.
Io sto cercando di aumentare le nostre chance di vincere il titolo per i prossimi tre, quattro o cinque anni, dando la priorità a questa stagione. Questa operazione avrebbe aumentato un po’ le nostre possibilità quest’anno ma le avrebbe anche fatte diminuire di molto per quanto riguarda il futuro e perciò non avrebbe avuto senso.
Secondo The Athletic, infatti, i canadesi avrebbero chiesto Matisse Thybulle, Tyrese Maxey, Danny Green e due scelte al primo turno. Un prezzo che Philadelphia ha ritenuto troppo alto e poco conveniente nel lungo periodo.
Fonte: Clutch Points

Il basket è una malattia di famiglia.
Diplomato al liceo classico all’ombra delle millenarie mura ciclopiche di Alatri, nel cuore della Ciociaria, poi laureato in lingue presso l’Università di Roma Tor Vergata e successivamente studente del master “Comunicare lo Sport” della Cattolica a Milano.
Sono giornalista pubblicista, istruttore minibasket, allenatore e (quasi ex) playmaker. Sono stato responsabile marketing e comunicazione del Basket Ferentino (A2), nonché dipendente della FIP Lombardia.
Da Novembre 2017 sono direttore responsabile di BasketUniverso.