I Golden State Warriors sono stati abilissimi, nel corso degli anni, ad assemblare una delle squadre più forti di sempre tramite Draft e free agency, ma ovviamente in questi casi c’è anche una buona dose di fortuna. Ad esempio quella che consentì a Bob Myers di firmare Steph Curry a cifre molto ridotte a causa dei suoi problemi alla caviglia, poi spariti quasi del tutto negli anni successivi costellati di vittorie.
Ancora più fortunata probabilmente fu la circostanza in cui, nel 2011, gli allora New Orleans Hornets rifiutarono un’offerta degli Warriors per Chris Paul. All’epoca il playmaker ora ai Thunder aveva chiesto la cessione a NOLA, da lì a poco sarebbe finito ai Clippers ma prima si fece avanti Golden State: come scritto da Ethan Strauss nel suo libro “The Victory Machine” sulla dinastia degli Warriors, Myers offrì sia Curry che Klay Thompson per CP3. L’unica cosa che bloccò l’affare dal concretizzarsi fu lo stesso Paul, che avvisò Golden State che non avrebbe rinnovato il proprio contratto l’estate successiva. Secondo Strauss, comunque, quella non fu l’unica volta che gli Warriors provarono a cedere entrambi gli Splash Brothers in quel periodo.
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