Pochi giorni fa il presidente turco Recep Erdogan ha fatto visita a Donald Trump alla Casa Bianca. In occasione del suo viaggio negli States, le forti tensioni si sono anche trasformate in scontri violenti tra manifestanti e agenti davanti all’ambasciata turca, colpa delle politiche repressive che Erdogan sta portando avanti da qualche anno a questa parte in Turchia e che si sono tramutate in una sorta di dittatura da quando, col referendum del mese scorso, il parlamento anatolico è stato privato sostanzialmente di ogni potere.
La politica in questo caso ha a che fare anche con il basket, perché Enes Kanter ha annunciato su Twitter di essere stato espulso dal proprio Paese d’origine per ordine dello stesso presidente. Il centro dei Thunder è risaputo essere un convinto oppositore di Erdogan e, al contrario, un sostenitore del suo più grande nemico, Fethullah Gulen, che si trova proprio negli Stati Uniti per evitare le persecuzioni. Kanter aveva avuto da polemizzare in estate, quando dopo il fallito colpo di Stato in Turchia si era scagliato contro Erdogan, venendo anche rinnegato dalla sua stessa famiglia. Ora non potrà fare ritorno a casa, essendo stato bloccato all’aeroporto durante uno scalo in Romania ed essendo rimasto senza passaporto. Nel video pubblicato sul proprio profilo, Kanter definisce Erdogan “l’Hitler dei giorni nostri”.
I’m being held at Romanian airport by Police!! pic.twitter.com/uYZMBqKx54
— Enes Kanter (@Enes_Kanter) 20 maggio 2017
- Settimana da INCUBO per la famiglia Porter: Coban condannato a 6 anni di carcere - 19 Aprile 2024
- EuroLega, la griglia Playoff dopo l’eliminazione della Virtus Bologna - 19 Aprile 2024
- Due italiane in WNBA: il ritorno di Cecilia Zandalasini - 19 Aprile 2024