Esclusiva BU – Cusin: “Ci siamo fatti sfuggire una grande occasione a Torino”. Sacripanti: “Ci sono delle lacune strutturali”.

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BasketUniverso ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva Marco Cusin, centro della Scandone Avellino e della Nazionale italiana, e Stefano “Pino” Sacripanti, coach degli irpini e dell’Under 20, in occasione del Torneo Tirrenia del weekend vinto proprio dai biancoverdi. I due avellinesi hanno parlato degli obiettivi per la prossima stagione, a partire dalla Supercoppa che si giocherà tra un paio di settimane a Milano, ma anche della delusione torinese del Pre-Olimpico, visto che uno l’ha vissuta sul campo e l’altro l’ha comunque sentita da vicino perché all’interno dello staff tecnico Azzurro.

messina cusin italia

Cusin

Quali sono le sue prime impressioni su quest’avvio di stagione da parte della Sidigas Avellino?

“Impressioni sicuramente positive perché stiamo lavorando davvero molto bene. Ho la fortuna di far parte di un gruppo composto da ottimi giocatori, ma soprattutto da ottime persone, sempre gentili e disponibili; direi che queste sono le basi perfette per iniziare un campionato importante, come sarà il prossimo”.

Quali sono gli obiettivi che vi siete posti per il prossimo anno, visto che la passata stagione avete quasi sfiorato la finale Scudetto?

“Detto sinceramente non abbiamo ancora iniziato a parlare di obiettivi perché abbiamo cominciato ad allenarci da poco e ci mancano ancora due giocatori importanti. Posso dire che l’obiettivo, che è lo stesso per tutti, è quello di vincere più partite possibili”.

cusin avellinoQuest’estate i rumors ti davano molto vicino a Reggio Emilia ma poi la Grissin Bon ha scelto di riportare a casa Riccardo Cervi. Sei comunque contento di aver firmato per la Scandone?

“Sono molto contento della scelta che ho fatto perché sono arrivato in una società che ha costruito una squadra molto competitiva per questo campionato e soprattutto avrò la possibilità di giocare la FIBA Champions League, che è un particolare da non dimenticare”.

Capitolo Nazionale, un pensiero sul Pre-Olimpico. Secondo te avremmo potuto fare di più oppure ha ragione Danilo Gallinari quando dice che la Croazia si è dimostrata più forte dell’Italia?

“Se la Croazia ha vinto quella partita fondamentale, significa che si è dimostrata superiore a noi, ma soprattutto ha giocato un basket migliore del nostro. Noi ci siamo fatti sfuggire la grandissima occasione di partecipare alle Olimpiadi di Rio, che sarebbero state un vero sogno, visto che in pochi si possono permettere una fortuna di questo tipo. Purtroppo è andata e non si può tornare indietro, ora dobbiamo solo pensare all’Europeo dell’anno prossimo”.

Quali differenze hai trovato a livello di gioco tra Simone Pianigiani ed Ettore Messina?

“Sinceramente non ho trovato differenze abissali perché entrambi ci hanno chiesto di mettere sempre tantissime energie in campo, entrambi ci hanno chiesto di avere un gioco di squadra, di dare sempre il massimo quando si scende in campo e darci una mano l’un con l’altro quando ce n’era bisogna; perciò non ho trovato grosse diversità, anche perché quando indossi quella maglia, certe motivazioni arrivano da sole e non serve la spinta del coach”.

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Sacripanti


Partiamo dalla campagna acquisti della sua Scandone Avellino: è contento del roster che le è stato messo a disposizione dalla dirigenza?

“Abbiamo cercato di creare il giusto mix tra l’esperienza di Green, Leunen e gli altri che hanno già giocato ad Avellino, con giocatori freschi, giovani, atletici, che andassero anche ad abbassare l’età media della squadra; naturalmente c’è un grande lavoro da fare per mettere insieme tutti i pezzi del puzzle ma sono contento di quello che ho a disposizione”.

sacripanti avellinoQuali obiettivi vi siete prefissati per questa stagione, visto che l’anno scorso avete sfiorato la finale Scudetto?

“Gli obiettivi sono provare a superare il turno di ogni competizione: provare ad entrare alle Final Eight di Coppa Italia, entrare nei playoff, superare il primo girone di Champions League e poi vediamo come andrà la Supercoppa che si giocherà tra due settimane”.

Un pensiero sul Pre-Olimpico dell’Italbasket: quali sono stati gli errori principali che non ci hanno permesso di andare a Rio?

“Anzitutto ci siamo rimasti tutti malissimo, io per primo, ma non dobbiamo dimenticare che la Croazia è una squadra molto forte e noi comunque ce la siamo giocata fino alla fine perché siamo usciti battuti solo dopo un supplementare. E’ chiaro che il nostro movimento dovrebbe consentire alla Nazionale maggiore di poter avere qualche playmaker in più, vista la nostra non eccelsa fisicità, e poi, per il resto, è andata com’è andata: siamo tutti un po’ tristi per questa sconfitta ma, allo stesso tempo, si dava troppo per scontato il passaggio e questo può aver influito. Dobbiamo metterci in testa che le altre Nazioni stanno crescendo e l’unico modo per poter rispondere a loro è lavorare fortemente su un progetto per i settori giovanili se vogliamo riportare in Nazionale dei giocatori importanti, come quelli che possiamo ammirare oggi”.

Come valuta la scelta di non portare Abass da parte di Messina, dato che lei probabilmente è il coach che lo conosce più di tutti?

“Le scelte che ha fatto Ettore sono state calibrate e ben pesate. Io ho avuto la fortuna di fare il suo assistente per una settimana prima di passare alla Nazionale Under 20 e, se ha fatto quelle scelte, sicuramente sono state quelle giuste: lui si è affidato all’esperienza di un gruppo solido. E’ logico che dopo tutti quanti possiamo parlare ma la verità è che abbiamo perso al supplementare, per pochissimo, con un gruppo che ha dato l’anima per tutta l’estete; d’altra parte invece credo che a livello strutturale ci siano delle lacune: tolti Bargnani, Cusin e Cervi, non abbiamo più un altro centro italiano di livello e, soprattutto, ci saranno da fare dei lavori importanti per quanto riguarda la cabina di regia, visto che i playmaker che abbiamo non sono più giovanissimi e dietro non c’è moltissimo”.

Ultima domanda: crede che Messina, Belinelli, Bargnani e Gallinari saranno ancora una volta ai nastri di partenza di Eurobasket 2017?

“Queste sono domande che bisognerebbe porre a loro, io sinceramente non posso sapere la risposta. Messina è il miglior allenatore italiano e uno dei migliori d’Europa e i giocatori che hai citato sono fortissimi, quindi, da italiano, spero che continuino la loro avventura Azzurra”.

Intervista realizzata da Fabrizio Pinna, inviato al Geovillage di Olbia per il Trofeo Tirrenia.

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