Esclusiva BU – Dino Repesa: ‘Giocare contro papà è sempre diverso. Gentile? Può fare bene anche in NBA’

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Dino Repesa, assistant coach del Cedevita Zagabria e figlio del coach dell’Olimpia Jasmin Repesa, ha rilasciato in esclusiva a BasketUniverso un’intervista in cui racconta tutta la sua giovane carriera, che a soli 23 anni lo ha portato a smettere di giocare e dedicarsi ad allenare. Di seguito le sue parole (intervista realizzata da Fabrizio Pinna):

 

_ Siete ad un passo dalla qualificazione alle Top16 in Eurolega, a questo punto i playoff sono sempre un’utopia o pensate di potervi qualificare? 

Certo che ci crediamo, però sappiamo che davanti a noi ci sono squadre con budget molto più importanti e ci vuole pazienza ma specialmente continuità.

 

_ Secondo posto in Lega Adriatica a solo una vittoria dal primo posto occupato dal Buducnost. Ti aspettavi un inizio così positivo da parte della tua squadra? 

Sì, perchè tutti questi ragazzi hanno talento, ma anche qualità. Diciamo che in Eurolega siamo andati un po’ oltre le aspettative, mentre in Lega Adriatica sicuramente pensiamo di andare fino in fondo.

 

_ Contro Milano non solo hai affrontato un tuo ex compagno di squadra quale Alessandro Gentile, ma anche tuo padre. Quali sono state le emozioni prima e durante l’incontro?  

Sicuramente ho bei ricordi di Ale perché anche fuori dal campo stavamo molto tempo insieme, mentre giocare contro papà è sempre diverso perchè gli vuoi tanto bene, ma alla fine devi fare il tuo lavoro e vincere.

 

gentile milano

_ Alessandro Gentile è forse uno dei giocatori europei più dominanti nel suo ruolo. Secondo te il capitano di Milano, può fare bene anche in America?  

Sì, certo che può fare bene, è un giocatore di alto livello e può dire la sua oltreoceano. Carattere e qualità ci sono, quella è la cosa più importante.

 

_ Proprio con Gentile hai vinto uno scudetto U19 battendo in finale Siena grazie a una tua super prestazione. Quali sono i ricordi di quell’annata? 

Ale non giocava con noi in U19, ma stava solo con la prima squadra e forse per quel motivo avevo così tanti palloni in attacco. Rimane comunque un’esperienza indimenticabile, è sempre una gioia immensa vincere lo scudetto.

 

_ Come ti trovi con Pozzecco? Lo conoscevi già? 

Poz è super, certo che lo conoscevo. Ha energia da giovanotto e esperienza da vendere.

 

repesa milano

_ Repesa Sr è realmente un “sergente di ferro” come sembra o si può smentire questa “leggenda” attraverso il racconto di qualche aneddoto?

Sul campo si, ma fuori dal campo no. E’ sempre allegro e gli piace scherzare, difficilmente si arrabbia fuori dal campo.

 

_ Le differenze principali tra Pozzecco e Repesa?

E’ difficile fare un paragone, la domanda vera sarrebbe se ci sia qualcosa che hanno in comune, perché non ne vedo molte.

 

_ Vincere a Milano contro un grande club come l’Olimpia e contro tuo papà deve essere stata una grossa soddisfazione. Jasmin si è arrabbiato? O ti ha offerto la cena?

Mi ha offerto la cena e tutta la notte abbiamo riso e scherzato. Ovviamente non abbiamo parlato di basket!

 

_ Sei assistente allenatore al Cedevita: sembra chiaro che tu voglia provare a seguire le orme di tuo padre. Il cognome Repesa è più un vantaggio o ti mette pressione? 

Dipende, penso che qua in Croazia non sia un grande vantaggio perchè tutti ti invidiano dal punto di vista economico e sei sempre sotto osservazione. Mentre all’estero si rispetta il cognome di un figlio d’arte molto di più.

 

_ Il Cedevita in questo momento puó fregiarsi di ottimi prospetti, come Marko Arapovic e Lovro Mazalin, ma soprattutto Dzanan Musa, MVP degli europei U16 vinti con la Bosnia e, a detta di molti scout europei, il migliore sul panorama continentale dietro solo a Luka Doncic. Che tipo di approccio adotta il Cedevita nel progetto giovanile e quanto lontano puó arrivare un giocatore come Musa? 

Il Cedevita ha uno dei migliore campus in Europa, dove abbiamo tre campi da basket, sala pesi e bar. Abbiamo la nostra seconda squadra, lo Zabok, che gioca in A1 croata, dove militano giovani che non sono con noi in prima squadra. Poi abbiamo la terza squadra in cui giocano gli altri juniores, nella A2 croata. Musa è un talento incredibile e penso che farà molta strada; un giocatore così giovane e potente non si vedeva da tanto tempo.

 

_ Quali sono le principali differenze che hai notato tra il basket italiano e quello croato e quanto applichi di entrambi nella tua filosofia ed etica di lavoro? 

Sicuramente qua in Croazia c’è un basket molto più fisico e tosto, per questo motivo forse è più bello guardare il campionato italiano perchè si gioca a punteggi alti e il livello difensivo è un po’ più basso. Bisogna prendere le misure da una e dall’altra filosofia di basket, prendere i pregi e lasciare i difetti.

 

_ Per concludere, cosa ti aspetti dalla partita di oggi e come vedi la tua squadra per questa decisiva partita?

Siamo pronti, abbiamo preparato bene la partita. Sicuramente ci sarà qualcosa da chiedere a Milano, e l’assenza di Gentile sarà molto pesante per loro.

 

Ringraziamo Dino Repesa per la disponibilità e gli facciamo un grosso in bocca al lupo per il futuro.

Luca Consolati

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