Ettore Messina: “Il basket italiano prenda esempio da Belinelli”

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Quando è Ettore Messina a parlare, guru della pallacanestro italiana, non si può fare a meno di rimanere in silenzio ad ascoltare e a riflettere sulle sue parole. Inaugurando il suo blog sulla Gazzetta dello Sport “L’opinione di coach Messina”, l’attuale allenatore del CSKA Mosca ha avuto parole di grande elogio per Marco Belinelli, il giocatore azzurro migliore in questo momento. Spesso sottovalutato, messo sotto accusa e criticato, l’attuale guardia dei San Antonio Spurs, protagonista finora di una stagione ottima sia dal punto di vista personale che di squadra, dimostra di avere un estimatore niente male. Ecco di seguito l’intervento integrale di Messina che, oltre a Belinelli, si è concentrato molto sulla situazione attuale del basket italiano:

Ecco Marco Belinelli, premiato dopo la vittoria nella gara da 3 punti all’ultimo All Star Game.

 

“Nel mio primo intervento per Gazzetta, mi piacerebbe parlare apertamente della situazione della pallacanestro italiana.

In un momento in cui il disfattisimo è all’ordine del giorno io inizierei dagli elogi ad un ragazzo che gioca negli Stati Uniti e che è passato alla ribalta dopo aver vinto la gara del tiro dei tre punti nell’All Star weekend NBA. Naturalemente sto parlando di Marco Belinelli, giovane giocatore che è cresciuto nel campionato italiano, si è affermato in Eurolega ed è migrato oltreoceano per superare nuovamente i suoi limiti.

Marco è stato scelto senza troppe aspettative, senza passare dalle luci della ribalta come i suoi connazionali Bargnani e Gallianari, infatti, molte persone pensavano che sarebbe tornato in Europa a giocare per alcuni dei club più importanti d’Europa e competere per vincere le Final Four d’Eurolega, ma lui nonostante le difficoltà iniziali non ha mollato.

Definire il suo arrivo in NBA una passeggiata sarebbe un eufemismo, in 7 anni di carriera, 5 squadre, numerosi compagni e allenatori cambiati, fino ad approdare alla corte di una delle franchigie storiche, San Antonio, dove sta disputando un campionato da protagonista. (11,4 punti, 2.9 rimbalzi e 2.3 assist di media in regular season ndr)
Ricordo nel mio anno ad LA che molte persone mi chiedevano di lui, erano interessati a capire se la sua durezza mentale fosse vera o presunta. Io rispondevo che risponderei anche adesso: “Marco è un ragazzo che guarda sempre avanti, che prova a fare le cose difficili, che sgomita, perchè è consapevole di dover mettere sempre il massimo impegno per essere in pace con se stesso anche se le cose non dovessero dare il risultato sperato”.

Insomma un giocatore che colpisce perchè ha fatto tutte le cose che dovrebbe fare la pallacanestro italiana in questo momento. Un giocatore che non ha avuto bisogno di regolamenti federali per giocare, di soluzioni politiche per trovare la sua dimensione, un giocare che si è concentrato solo su quello che doveva fare e si è impegnato, ha sgomitato, senza mai aver trovato scuse anche quando stava in panchina e non giocava.

Se da un lato sono d’accordo che faccia bene per la pallacanestro italiana avere risalto mediatico grazie a queste notizie, perchè non si prende anche spunto dal modus vivendi di Belinelli?
Perchè non si prova a cercare soluzioni tecniche, di impegno, fatica, di libera concorrenza sul mercato invece che solamente politiche? In momenti difficili come questo si viene fuori con idee, lavoro e coesione e mi auguro in questo senso che l’elezione di Minucci come presidente di Lega sia finalmente foriera di qualche risultato.
Nonostante il detto “ Se non puoi battere il tuo nemico, fattelo amico” sembra essere diventato realtà. Ferdinando Minucci ha dimostrato con i fatti di avere capacità organizzative, leadership, carisma e competenza per provare a rendere coesa, cooperativa e funzionale la Lega come ai tempi in cui ho iniziato la mia carriera. (1989-1993 Virtus Bologna ndr)

La pallacanestro italiana è parte della storia europea, è compito di ogni adetto ai lavori, fan o simpatizzante far sì che rimanga tale.
Dal 16 al 18 maggio ci saranno le Final Four di Eurolega a Milano, questa potrebbe essere la prima occasione per l’Italia di rispondere presente.

Bernardo Cianfrocca

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