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Ettore Messina sui giovani europei che vanno in NCAA: “Felice per loro, ma l’EuroLega dovrebbe preoccuparsi”

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Ieri sera l’Olimpia Milano ha battuto nettamente, +35, la Vanoli Cremona al Forum: per Ettore Messina la larga vittoria è stata l’occasione per dare minuti a due giovanissimi, Diego Garavaglia e Luigi Suigo, entrambi classe 2007. I due giovani si sono messi in mostra: Garavaglia ha segnato 2 punti in 3′ con 1/3 dal campo, mentre Suigo, uno dei prospetti italiani più interessanti, ha chiuso con 4 punti e 4 rimbalzi, compresa una schiacciata.

Nella conferenza stampa post-partita Messina si è ovviamente detto contento per l’esordio dei due ragazzi, ma ha anche affrontato un tema importante per il basket europeo: la fuga di talenti verso la NCAA. Da qualche stagione infatti i college possono pagare i giocatori grazie al nuovo regolamento NIL, che ha trasformato quindi le università americane in opzioni particolarmente interessanti per ragazzi di 18 anni europei che, qui da noi, hanno tutt’altri stipendi alla loro età. Lo stiamo vedendo con Dame Sarr, che probabilmente giocherà in NCAA la prossima stagione, così come con Achille Lonati, sempre giovanili Olimpia, che nei giorni scorsi ha scelto ufficialmente St. Bonaventure.

Suigo sarà il prossimo, e su questo ci sono pochissimi dubbi, anche se l’azzurro dovrà prima rimanere un altro anno in Italia per completare gli studi.

“A livello personale sono molto felice per questi ragazzi, vivranno un’esperienza incredibile al college, sia di vita che legata al basket. Achille Lonati ha scelto un college che gli calza a pennello, ad un livello che gli permetterà di esprimersi alla perfezione. Non troppo alto, né troppo basso: una scuola competitiva e di tradizione. Credo che in questo momento i club europei stiano venendo colti impreparati, perché non c’è un regolamento che li protegga da queste fughe. Siamo un territorio di caccia, questi ragazzi hanno il diritto di seguire i loro sogni, sia sportivi che finanziari. Spero solo che se decideranno di tornare, saremo in grado di accoglierli. Al momento, non credo che la situazione si chiara per nessuno. Noi eravamo impreparati, ma non si tratta solo di noi” ha commentato Ettore Messina.

“Il trend generale è che stiamo perdendo giocatori a tutti i livelli. Quasi nessuno viene qui dalla NBA o dalla G League, stiamo perdendo i giovani che scelgono il college. L’EuroLega sta diventando sempre più matura in termini di età media, se non vecchia, i giocatori sono sempre più di esperienza. Si giocano belle partite, il livello è estremamente alto, ma abbiamo motivo di preoccuparci per ciò che potrebbe succedere nei prossimi 5 anni ha proseguito il coach di Milano.

Francesco Manzi

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