SERBIA – ITALIA 76-64
Al terzo impegno in meno di 48 ore, i ragazzi di Pianigiani non riescono nell’impresa di battere la Serbia e il mondiale spagnolo della prossima estate dovranno guardarlo in televisione; gli azzurri lottano per 40 minuti dopo un’avvio molto difficile ma i serbi ricacciano indietro ogni tentativo di riavvicinamento italiano con la coppia Nedovic-Krstic dominante.
Due triple di Datome e Cinciarini ci tengono a contatto fino al quinto minuto del primo quarto (12-8), poi stacchiamo la spina, in difesa come in attacco: subiamo un parziale mortifero di 18-3 in 7 minuti tra primo e secondo periodo, con Krstic, Nedovic e Bjelica che ci trafiggono da ogni parte del campo; in 5 minuti, però, dimezziamo lo svantaggio fino a -9 (34-25) grazie all’entrata in campo di Gentile e ad un immenso Datome, subiamo un altro piccolo parzialino e il primo tempo si chiude 41-27 per i ragazzi di coach Ivkovic.
Il terzo quarto è caratterizzato da sprazzi di intenso azzurro nel quale sembra mettersi in ritmo anche Belinelli (altra pessima partita in fatto di percentuali al tiro, 3/13 dal campo) ma Nedovic è letale e si inventa due triple che, di nuovo, danno morale e vantaggio ai serbi; si arriva così agli ultimi 10 minuti con 11 punti da recuperare per gli azzurri.
I ragazzi di Pianigiani producono un notevole sforzo riuscendo a portarsi sul -8 con tutta l’inerzia del match a favore italiano ma in 3 azioni si chiude la partita: la lotta a rimbalzo premia Krstic che riporta i suoi alla doppia cifra di vantaggio, poi è Kalinic che si fa trovare pronto sullo scarico e piazza la tripla del +13 serbo, infine è Markovic che con un arresto e tiro dal palleggio colpisce dalla grande distanza uccidendo le ultimissime speranze italiane.
L’Italia conclude l’avventura europea con molta amarezza per non essere riuscita a qualificarsi al mondiale 2014, ma anche con molta consapevolezza di avercela messa tutta per cercare di ottenerla; da tutti noi vanno solo complimenti a questa nazionale, che per 3 settimane ci ha fatto sognare.
MVP Nenad Krstic: anche se Nedovic ha mostrato sprazzi di alta classe, il centro serbo è stata una spina nel fianco della difesa azzurra per tutti i 40′ della partita.
Tabellini: Krstic 17, Nedovic, Bjelica, Markovic 12; Datome 19, Gentile 14, Cinciarini 11.
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