UCRAINA – ITALIA 65-58
Come contro la Lituania, anche oggi contro l’Ucraina di coach Mike Fratello sono risultati decisivi i primi 5 minuti del quarto periodo, dove gli avversari costruiscono un vantaggio in doppia cifra e l’Italia sprofonda in un blackout offensivo che costa la partita. Meno di 24 ore di pausa sono troppo poche per entrambe le squadre e, infatti, l’avvio non è dei migliori: il primo canestro arriva da Cinciarini che, dopo due minuti, infila la tripla del 3-0, imitato subito da Datome (6-2), ma il secondo fallo di Cusin dopo solo 3:26 di gioco costringe Pianigiani a schierare da subito Melli. Il milanese si fa trovare subito pronto con 2 rimbalzi in attacco, una stoppata e un recupero in 3 azioni ma in attacco la situazione non si sblocca, ci pensa un ispirato Aradori che con 4 punti consecutivi porta gli Azzurri sul 12-5, dando l’impressione che sarà una vittoria facile; una tripla ed un gioco da 3 punti degli avversari (Lypovyy e Jeter) ci riportano sulla terra ed il quarto si chiude con l’Italia avanti 17-13 dopo un long-two di Melli ed una bomba di Gentile.
In avvio di secondo quarto Aradori e Diener puniscono la difesa gialloblu, Melli commette 2 falli ed entra Magro; dopo una penetrazione di Gentile (24-18) subiamo un brutto parziale di 7-0 con 2 palle perse di Datome che costringono Pianigiani ad un timeout; è proprio il nostro capitano, però, a suonare la carica con una bomba, imitato da Aradori in transizione (30-25 Italia). Ancora brutte notizie: Cusin commette il suo terzo fallo e subiamo un 5-0 ma Alessandro Gentile buca la difesa ucraina con una schiacciatona; un altro 5-0 ucraino firmato Jeter fa concludere un primo tempo combattuto sul 35-34 gialloblu.
Al rientro dagli spogliatoi Belinelli prende ritmo con 5 punti di fila (unici due canestri dal campo della partita del nostro numero 10 a fronte di 19 tentativi) e due stoppate clamorose di Cusin e Datome sembrano dare morale agli azzurri, ma dall’altra parte gli ucraini rispondono colpo su colpo, trascinati da un Jeter in formissima. Siamo però un pò troppo molli in attacco, sicuramente a causa dell’eccessiva stanchezza che dobbiamo patire, quindi la partita si trascina punto a punto e Mishula compie un miracolo sulla sirena fissando il 51-48 di fine terzo quarto.
Quarto periodo: incubo totale. Ci risvegliamo a 5:12 dalla fine, sotto di 10 dopo un 1/2 di Belinelli dalla lunetta; nel frattempo abbiamo sbagliato tutte le scelte in attacco, Kravtsov si è trasformato in Buffon stoppando tutto quello che si aggira vicino al ferro, Jeter sembra Iverson e coach Fratello sembra incredulo quando il traguardo del primo mondiale della storia ucraina si fa sempre più vicino; i ragazzi di Pianigiani dimostrano di crederci ancora: mentre Jeter continua a segnare, Nicolò Melli infila due triple frontali seguite da un 2/2 di Aradori dalla lunetta che ci rimettono in partita (58-63 a 1:14 dal termine); Mike Fratello chiama un timeout ma rubiamo palla e andiamo in contropiede, purtroppo però Cinciarini si infrange su Kravtsov, siamo costretti al fallo sistematico e il solito Jeter è perfetto dalla lunetta, mentre Belinelli sbaglia gli ultimi due tiri e il match si conclude sul +7 Ucraina che festeggia la qualificazione al mondiale 2014 in Spagna; a noi non resta che provare a battere la Serbia domani.
MVP Eugene Jeter: il play naturalizzato non sbaglia nulla nel quarto e decisivo periodo e confeziona con Kravtsov la più grande sorpresa di questo europeo.
Tabellini: Jeter 20, Pustozvonov, Mishula 8; Aradori 15, Datome 11, Gentile 10.
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