MONTEPASCHI SIENA 62 – OLYMPIACOS PIREO 70
Al Mandela Forum la Mens Sana si gioca una delle ultime carte per il passaggio del turno contro i bi-campioni d’Europa ed arriva alla sfida senza il lungo degente Spencer Nelson e con Josh Carter e Othello Hunter limitati da acciacchi rispettivamente ad una caviglia e a un dito.
I Periodo – Partenza shock di Siena. Tutte queste difficoltà si vedono chiaramente nei primi tre minuti di gioco, durante i quali i padroni di casa appaiono spenti e l’Olympiacos imperversa sul campo, andando subito sullo 0-11. Crespi chiama time-out per svegliare i suoi ed ottiene qualche risposta dall’attacco, mentre in difesa continua a essere difficile fermare il gioco pulitissimo dei Greci, con Spanoulis a vestire i soliti panni del direttore di un’orchestra pressoché perfetta. L’ex coach di Casale Monferrato tira fuori dalla panchina David Cournooh, che con la sua energia guadagna viaggi in lunetta e riesce quanto meno a frenare la fuga degli ospiti, comunque avanti 11-20 al primo riposo.
II Periodo – La fisicità dell’Olympiacos. Nel secondo quarto si vede una Montepaschi sicuramente volenterosa, ma comunque in affanno contro il sistema di gioco avversario, che presenta un’organizzazione impeccabile e individualità di spicco. La fisicità di Printezis e Begic contro i pariruolo senesi si fa sentire e non poco, poi nel finale arriva anche una fiammata di Lojeski a rintuzzare i tentativi di rimonta avversari. Siena è sotto 23-36 all’intervallo, pagando la sofferenza dei suoi lunghi e la scarsa vena del suo leader Daniel Hackett, che non riesce ad entrare in partita per via del gran lavoro compiuto a turno dai mastini biancorossi.
III Periodo – Greci perfetti in attacco, ma Siena non molla. Al rientro in campo il trend della gara non cambia: la circolazione di palla dell’Olympiacos è impeccabile e una pioggia di triple si abbatte sulla Mens Sana, spedendola a -17 (26-43). I ragazzi di Crespi comunque sono encomiabili e seppure alcune scelte offensive non siano delle migliori, continuano a giocare col giusto atteggiamento, trovando risposte da Carter e una tripla di Ress: 42-54 al 30′. Degno di nota un clamoroso alley-op sull’asse Spanoulis-Petway, giocatore dai mezzi atletici impressionanti.
IV Periodo – Rimonta sfiorata, ma vince il più forte. Quarta frazione in cui Siena getta il cuore oltre l’ostacolo, sospinta da una buonissima reazione del pubblico: in difesa viene sporcata più di una linea di passaggio e la manovra offensiva risulta essere più fluida. Una tripla di English e il contropiede dopo palla rubata di Green riportano i Toscani a -7, costringendo i Greci al time-out. Durante la sospensione l’Olympiacos riordina le idee e, tornato in campo, reagisce da grandissima squadra, piazzando un break di 8-0 che colpisce la Montepaschi lì dove è più debole: vicino a canestro e in post basso. La fuga è quella decisiva, seppure la truppa di Crespi continui a lottare, arrivando a -5 nell’ultimo minuto con Hackett; il cronometro e il ferro del Mandela Forum, che sputa una tripla di Viggiano e poco dopo una di Rochestie, sono alleati dei campioni d’Europa, che passano così col punteggio di 62-70.
Siena paga l’inizio shock e la brutta serata di Hackett, oltre al gap fisico evidente nei confronti degli avversari; non bastano i positivi Rochestie e English, anche a causa degli acciacchi di Carter e Hunter. Dall’altra parte ordinaria amministrazione per l’Olympiacos, mix perfetto di atletismo, talento e organizzazione; basta un solo dato a descrivere la prova dei Greci: nessuno in doppia cifra e dieci giocatori a segno. Onore comunque alla Mens Sana, sconfitta con l’onore delle armi da un avversario più forte, ma con un piede e mezzo fuori dall’Eurolega.
Siena: Viggiano 5, Hunter 6, Cournooh 3, Rochestie 13, Carter 4, Ress 5, Ortner 2, Udom, Hackett 6, English 13, Green 5.
Olympiacos: Petway 4, Law 6, Dunston 9, Spanoulis 9, Perperoglu 8, Sloukas 4, Simmons, Begic 9, Printezis 6, Mantzaris 6, Katsivelis, Lojeski 9.
STELMET ZIELONA GORA 75 – GALATASARAY ISTANBUL 78
Il Galatasaray passacon molta fatica sul campo dello Zielona Gora, giustiziere di Siena la scorsa settimana. Vittoria più sudata del previsto per i Turchi, al cospetto dei campioni di Polonia, che vanno più volte oltre i 10 punti di svantaggio ma recuperano nel finale, grazie ad un ottimo Erwing Walker. Nel quarto periodo il piccolo playmaker, reduce da una stagione discontinua in LegaDue con Veroli, trascina i compagni con 12 punti. Nelle fasi conclusive dell’incontro Mensah-Bonsu firma il vantaggio ospite con 18” sul cronometro, mentre per lo Stelmet Brackins e Koszarek sbagliano il canestro del sorpasso, così Arroy la chiude dalla lunetta. Per i polacchi oltre ai 17 punti del già citato Walker, ci sono anche i 13 di Zamojski e Dragicevic; dall’altra parte ottima prova di Dudley (21 con 8 rimbalzi) e dell’ex Milano Mensah-Bonsu (15+9), in doppia cifra anche Arroyo (11) e Gordon (10).
Zielona Gora: Cel ne, Walker 17, Barlow, Chanas ne, Hrycaniuk, Eyenga 8, Dragicevic 13, Kucharek 2, Brackins 10, Sroka, Zamojski 17, Koszarek 8.
Galatasaray Liv Hospital Istanbul: Erceg 7, Gordon 10, Sonmez ne, Koksal, Mensah Bonsu 15, Macvan 2, Arroyo 11, Guler 5, Arslan, Dudley 21, Domercant 7.
BAYERN MONACO 82 – UNICAJA MALAGA 68
Non si ferma la marcia del Bayern, che all’Audi Dome travolge inaspettatamente l’Unicaja Malga, priva di Caner-Medley. Partenza lanciata per i Tedeschi che chiudono la prima frazione avanti 26-15, grazie al duo Bryant-Benzing inarrestabile sotto le plance. Nel corso della seconda frazione i padroni di casa sfiorano più volte il ventello di vantaggio, ma nel finale mollano un minimo e la squadra di Plaza confeziona un parziale di 0-6 che tiene aperti i giochi in vista dell’ultima metà di gara (43-32 all’intervallo lungo). Nel terzo quarto arriva un altro break di 6-0 per il Bayern che ristabilisce le distanze; l’Unicaja allora prova ad usare la zona, che limita l’attacco bavarese, ed ha anche il tiro del -7, che però si infrange sul ferro, mentre nell’azione successiva Taylor insacca la tripla del +13. Nell’ultimo quarto gli Spagnoli tornano sotto la doppia cifra di distacco con la bomba di Toolson, ma Djedovic rintuzza subito il tentativo; nel finale fanno la differenza i rimbalzi d’attacco garantiti dai lunghi tedeschi, così sul tiro sbagliato da Calloway a 1,30′ dalla fine si spengono le residue speranze andaluse: vince il Bayern 82-68.
Bayern Monaco: Troutman 4, Shaffartzik 8, Thompson, Staiger 3, Benzing 13, Dejdovic 16, Delaney 19, Idbihi, Savovic 4, Taylor 9, Bryant 6.
Unicaja Malaga: Sabonis, Vidal 3, Calloway 12, Granger 14, Vazquez 2, Nguirane, Toolson 11, Kuzminskas, Dragic 9, Hettsheimer 8, Stimac 4.
CLASSIFICA
Olympiacos Pireo 4 – 0
Bayern Monaco 3 – 1
Unicaja Malaga 2 – 2
Galatasaray Istanbul 2 – 2
Stelmet Zielona Gora 1 – 3
Montepaschi Siena 0 – 4
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