L’EuroLega sta valutando un’espansione a 20 squadre a partire dalla stagione 2025-2026, una notizia che interessa da vicino anche l’Italia, con la Virtus Bologna (non detentrice di licenza pluriennale) particolarmente attenta alla questione. Ma questa mossa potrebbe avere un impatto più ampio, facilitando il reintegro dei club russi precedentemente esclusi a causa del conflitto in Ucraina, come riportato da Mozzart Sport. Goran Šašić, direttore esecutivo del board degli allenatori di EuroLega, ha recentemente dichiarato: “Negli ultimi due giorni abbiamo assistito a grandi cambiamenti geopolitici. Penso che le squadre russe torneranno presto”. In effetti nelle scorse ore Donald Trump ha preso una posizione netta quanto discutibile sulla questione ucraina, addossando allo Stato invaso gran parte delle colpe per la guerra.
Il CSKA Mosca, detentore di una licenza A fino all’esclusione, sarebbe il primo club russo a rientrare nella competizione, mentre il secondo posto potrebbe essere assegnato allo Zenit San Pietroburgo o all’Unics Kazan, con il primo in vantaggio. Nonostante l’assenza dalle competizioni, le squadre russe in questi anni hanno continuato a partecipare alle riunioni degli azionisti dell’EuroLega, mantenendo una posizione influente all’interno dell’organizzazione. Sembrava insomma solo questione di tempo prima che venissero riaccolte nel campionato europeo più prestigioso.
L’espansione a 20 squadre potrebbe comportare una revisione del formato attuale, passando da un girone unico a due gironi, riducendo così il numero di partite della stagione regolare da 34 a 28. Questa modifica mira a rendere il calendario meno impegnativo per le squadre partecipanti.