Stella Rossa Belgrado – Real Madrid 72-79 (A cura di Galbiati Gabriele)
Alla Kombank Arena di Belgrado i padroni di casa della Stella Rossa, per la loro prima partita delle top 16, attendevano “l’invincibile armada” del Real Madrid. Il primo quarto si apre con i padroni di casa che cercano di mettere in difficoltà gli ospiti affidanosi a Mitrovic (7 punti per lui nella prima frazione). I Blancos però non si scompongono e rispondono colpo su colpo andando anche a toccare il +6 al 7′ con il layup di Rudy Fernandez, prima che i serbi accorcino di nuovo le distanze, chiudendo il quarto sul 12-15. Anche nella seconda frazione vige l’equilibrio: gli spagnoli cercano di scappar subito via con i canestri in apertura di Rivers e Nocioni, ma un parziale di 9-0 della Stella Rossa fa ritornare sotto i serbi che rimangono a contatto per tutto il resto del quarto, che si chiude sul 29-32 in favore degli ospiti.
Nella ripresa arriva la svolta: proprio quando i padroni di casa sembravano essere in controllo del match, gli spagnoli sul 43-42, piazzano un parziale di 0-14 con 4 triple consecutive targate Lull-Fernandez-Rodriguez che taglia le gambe alla Stella rossa e che di fatto manda i titoli di coda la match, nonostante manchi ancora un quarto da giocare.
Negli ultimi tre minuti di gara i padroni di casa cercano un ultimo e disperato tentativo di accorciare le distanze che però serve solo a rendere meno amara la sconfitta. Vince quindi il Real Madrid 72-79.
Stella Rossa Belgrado: Mitrovic e Zirbes 13, Kalinic 10
Rimbalzi: 36 (Marjanovic 7) Assist: 23 (Jovic 9)
Real Madrid: Fernandez 15, Reyes 13, Rodriguez 12
Rimbalzi: 35 (Fernandez 6) Assist: 23 (Lull 9)
Galatasaray Istanbul – Zalgiris Kaunas 78-69 (A cura di Galbiati Gabriele)
Nella prima partita delle top 16, si affrontavano all’Abdi Ipecki Arena di Istanbul, i padroni di casa del Galatasaray e i lituani dello Zalgiris. Dopo un primo quarto giocato sul filo dell’equilibrio e terminato sul 20-22, sono gli ospiti nella seconda frazione a cercare di dare il primo strappo dalla partita e, grazie a Gudaitis che segna 9 dei suoi 11 punti, lo Zalgiris riesce a chiudere il primo tempo in vantaggio di 6 lunghezze per 35-41.
Nella ripresa la risposta del Galatasaray non si fa attendere e, grazie ad un parziale a metà frazione, i turchi riescono ad impattare la gara grazie ad una gran giocata di Erceg che dopo aver segnato il layup del -1, subisce anche il fallo e, segnando il libero aggiuntivo, pareggia i conti sul 49-49. Lo Zalgiris sembra subire il ritorno dei padroni di casa e proprio nel momento cruciale del match si scioglie, consentendo al Galatasaray di prendere in mano le redini della gara. I turchi ringraziano e grazie ai preziosi punti di Justin Carter (arrivati tutti e 7 proprio nell’ultimo quarto) danno lo strappo necessario per portare a casa la gara. Vince dunque il Galatasaray per 78-69.
Galatasaray Istanbul: Erceg e Guler 14, Arroyo 12
Rimbalzi: 32 (Carter e Guler 7) Assist: 9 (Arroyo 5)
Zalgiris Kaunas: Anderson 15, Javtokas 12, Gudaitis 11
Rimbalzi: 34 (Javtokas e Kariniauskas 6) Assist:15 (Kariniauskas 4)
PANATHINAIKOS ATENE-MACCABI TEL AVIV 83-76 (A cura di Federico Gaibotti)
All’OAKA Arena, si respira l’atmosfera delle grandi emozioni: in una partita, che ha più l’aria di essere una possibile finale, i biancoverdi ospitano i campioni uscenti. Entrambe le squadre, vogliono partire con una vittoria, il che rende la partita ancora più stimolante. Coach Ivanovic schiera Diamantidis, Slaughter, Jankovic, Fotsis e Batista; coach Goodes risponde con Pargo, Ohayon, Randle, Linhart e Tyus. La gara per i primi 5′ vede i binari dell’equilibrio: la compagine israeliana gioca sotto i tabelloni con Linhart e Tyus ispirati da Pargo, mentre i greci trovano sempre l’uomo libero. L’imprecisione al tiro però, costringe Ivanovic al timeout: minuto poco produttivo, perchè la bomba di Linhart spinge avanti il Maccabi. Ma è solo un momento: un parziale di 7-2 riporta in vita il Panathinaikos, fino al canestro finale di Pargo che sigla il 15-19 dopo 10′. Nel secondo periodo, parte a razzo il Maccabi, che con un parziale di 9-3 arriva al vantaggio in doppia cifra sul 18-28: Randle, Tyus e le bombe di Haynes spingono la compagine gialloblu, a cui Gist e Batista tentano di opporre resistenza. Poi i padroni di casa ritrovano la mira dall’arco e gli assist di Diamantidis e piazzano un parziale di 11-2 con cui tornano a contatto sul 39-41, ma un altro lay up di Pargo chiude la prima metà di gara sul 39-43. All’uscita dagli spogliatoi la partita si accende pur rimanendo equilibrata: Batista e Diamantidis continuano a martellare il canestro avversario, mentre Tyus e Randle vengono ben serviti da Pargo. La partita rimane bloccata per tutto il terzo periodo e, prima dell’ultimo quarto, siamo sul 60-64. Nel quarto periodo i padroni di casa alzano il ritmo in difesa: approfittando dell’assenza dei lunghi israeliani penalizzati dai falli, prima con Slaughter trovano il pareggio dall’arco, poi con Mavrokefalidis e Nelson trovano il vantaggio che mancava dall’inizio della partita sul 72-70. Poi, Pargo commette il suo quinto fallo su Batista: il lungo uruguaiano non sbaglia dalla lunetta. La tripla di Linhart vale il -1 a 2′ dal termine, poi ancora dalla lunetta Gist e Ohayon non tremano. 76-75 a 60” dal termine. Il lay up di Slaughter vale il +3, poi dopo l’errore di Randle, Diamantidis allunga a +5 a 15”: è il canestro della sicurezza. La tripla all’ultimo secondo di Slaughter può solo allunga il divario: la partita termina 83-76 per il Panathinaikos, dopo una gara inseguita per 37′. Cinque uomini in doppia cifra per i biancoverdi, mentre non basta uno strepitoso Tyus e le buone prove di Linhart, Randle e Pargo ai gialloblu.
MVP, Esteban Batista: il lungo classe ’83 lotta sin dalla palla a due tenendo viva la sua squadra per tutto l’arco del match. Chiude con 16 punti e 6 rimbalzi.
TABELLINI:
Panathinaikos: Charalampopoulos, Slaughter 15, Jankovic 7, Fotsis, Nelson 12, Pappas, Mavrokefalidis 7, Diamantidis 11, Gist 15, Batista 16, Blums 0, Wright 0; Rimbalzi: 33 (Mavrokefalidis, Gist, Batista 6); Assist: 19 (Diamantidis 7); T2 18/39, T3 8/19, TL 23/29.
Maccabi: Pargo 8, Haynes 9, Smith, Randle 18, Linhart 18, Tyus 14, Cohen, Ohayon 7, Harari, Landesberg 2, Schortsanitis, Alexander; Rimbalzi: 37 (Tyus 11) ; Assist: 17 (Pargo 9); T2 23/42, T3 7/21, TL 9/17.
Alba Berlino – FC Barcelona 80-70
(a cura di Niccolò Armandola)
Prima giornata di Top-16 della stagione e primo turno dell’anno solare 2015. Anno nuovo, gerarchie nuove? L’Alba Berlino fa il colpaccio in casa e inaugura il nuovo anno dell’O2 Arena con una sorprendente vittoria sul ben più quotato Barcellona, ancora privo di Navarro, Abrines e Oleson. Inizialmente la bilancia pende a favore degli ospiti, guidati da un Marcelinho Huertas ispirato (23 punti e 7 assist). Nella seconda metà di gara, però, viene fuori il gioco ben organizzato e compatto che ha caratterizzato l’Alba nel sio ottimo inizio di stagione: i ragazzi di coach Sasa Obradovic mettono la museruola alle bocche da fuoco avversarie e indirizzano le sorti del match a loro favore. Il Barca crolla anche emotivamente e i tentativi di recuperare il divario negli ultimi istanti si rivelano vani: a vincere è la squadra di Berlino, ora sempre più pericolosa anche in ambito europeo.
Alba: Redding, McLean e Radosevic 16, Renfroe e Hammonds 11, Banic e Stojanovski 4.
Barcellona: Huertas 23, Lampe 11, Doellman 10.
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