Eurosport Supercoppa 2020, girone A: Milano favorita d’obbligo ma attenzione al fattore-derby

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Domani, giovedì 27 Agosto 2020, in Italia si tornerà a giocare una partita ufficiale di pallacanestro, dopo uno stop forzato durato la bellezza di 5 mesi e mezzo (non si gioca dal 7 marzo in campionato) a causa della pandemia da Coronavirus: il derby Milano-Cantù inaugurerà la Eurosport Supercoppa 2020, primo torneo ufficiale della stagione e che servirà alle squadre come test in vista della regular season, oltre che per cercare di vincere un trofeo.

In campo scenderanno tutte le squadre di Serie A, suddivise in 4 gironi, e noi di BasketUniverso vogliamo fornirvi una preview per inquadrare al meglio l’evento: in questo articolo tratteremo in Girone A, composto da Olimpia Milano, Leonessa Brescia, Pallacanestro Varese e Pallacanestro Cantù.

Il girone vede sicuramente una favorita su tutte, ovvero l’Olimpia Milano, ma Cantù e Brescia negli ultimi anni sono stati capaci più volte di battere i biancorossi negli scontri diretti, che hanno un valore particolare per i tifosi e per la società.

 

OLIMPIA MILANO

Foto: Facebook Olimpia Milano

La squadra di coach Messina è la favorita d’obbligo: persi in estate Nedovic, Scola, Gudaitis, Burns, Crawford e Della Valle, il gm Sfairopoulos li ha rimpiazzati con Delaney, Moretti, Punter, Shields, Datome, LeDay e Hines per puntare diritti ai playoff di Eurolega. Il torneo di Cagliari li ha visti protagonisti, con Punter e Delaney già in condizione fisica più che discreta, e che soprattutto forniranno per tutto l’anno quell’alternativa offensiva sugli esterni a Rodriguez, che tanto è mancata la stagione passata. Hines e LeDay hanno meno centimetri di Scola e Gudaitis, ma sono giocatori di primo livello europeo ed in Italia, sulla carta, non dovrebbero avere rivali.

LEONESSA BRESCIA

Coach Esposito non potrà più contare su tre certezze come Lansdowne, Cain e Abass, che tanto bene hanno fatto la passata stagione, ma la dirigenza gli ha regalato Drew Crawford, MVP della Serie A edizione 2018/19, oltre al talento di Kenny Chery in guardia e la voglia di rivalsa di Christian Burns sotto canestro, dopo due anni di purgatorio a Milano. La freschezza di due giovani come Ristic e soprattutto Bortolani potrebbe essere l’arma in più, di certo non mancherà il mix con l’esperienza di due mostri sacri come Luca Vitali e David Moss.

PALLACANESTRO CANTU’

Come ogni anno, Cantù è capace di costruire un roster competitivo e divertente nonostante le incertezze economiche che circondano la società: il ritorno di Jaime Smith è la ciliegina sulla torta ad un mercato ottimo, iniziato con la non scontata conferma del talento di Andrea Pecchia, al suo secondo anno nella massima serie; Woodard porterà molti punti sugli esterni (stile Frank Gaines due stagioni fa), mentre Kennedy, al suo primo anno tra i pro, lo troveremo alla fine di tanti alley-oop alzati dai compagni. Rispetto alle scorse stagioni, Cantù ha allungato le rotazioni con Jazz Johnson e Procida che saranno i cambi degli esterni, mentre Bayehe e Thomas daranno fiato a Leunen e Kennedy: sarà interessante verificare i miglioramenti proprio del talentino azzurro Gabriele Procida, a cui Cesare Pancotto ha promesso minuti e fiducia.

PALLACANESTRO VARESE

Tutto dipenderà dallo stato di forma di Toney Douglas e Luis Scola, con il primo sceso in campo con la squadra per la prima volta solamente due giorni fa ed il secondo che con tutti quei chilometri nelle gambe ci metterà sicuramente qualche settimana in più degli altri ad entrare in forma: il roster è ben equilibrato, con una solida parte italiana formata da Ruzzier, De Vico, Ferrero e Giovanni De Nicolao e due stranieri in rampa di lancio come Denzel Andersson e Anthony Morse, il tutto è nelle sapienti mani di coach Attilio Caja, ormai sulla panchina varesina dal Dicembre 2016.

Francesco Manelli

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