Eurotalents: Nikola Jovic, il nuovo astro serbo in ascesa per il Mega Belgrado

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Si è da poco concluso il torneo ANGT 2021 con la vittoria del Real Madrid nel clasico contro il Barcelona, ma la vera stella del torneo non proviene da nessuno dei due roster finalisti. Bisogna andare a pescare sul terzo gradino del podio, occupato dal Mega Belgrado, autore di un infallibile percorso nell’Eurolega giovanile fino alla sconfitta di misura nell’ultima giornata della fase finale proprio contro i catalani. Qui gioca Nikola Jovic, il nuovo enfant prodige del rinomato settore giovanile serbo, che ha compiuto una rapida ascesa nelle liste degli scout, per le caratteristiche moderne in un corpo longilineo di 208 centimetri e per la applicazione sul campo a dir poco imperante nelle competizioni dei pari età.

Tant’è che alla finestra per la prossima stagione si sono già presentate non solo le big serbe (Partizan e Stella Rossa), ma addirittura anche il Barcelona e il Real Madrid. Niente male per un prospetto che non aveva mai toccato un pallone arancione fino ai 13 anni. Il padre è un ex giocatore di pallacanestro che stava disputando il campionato in Inghilterra quando il piccolo Nikola venne alla luce a Leicester. La famiglia tornò in patria nel 2012, dove il ragazzo iniziò a praticare la pallanuoto nelle giovanili del Partizan. Decise di cominciare con la pallacanestro in tarda fioritura, nel club Sava di Belgrado per poi essere notato e passare al Mega.

La sua crescita cestistica lo ha portato ad essere tra i convocati in Nazionale nella fase di preparazione all’Europeo U16 di Udine. Purtroppo, un infortunio al braccio destro gli ha negato la possibilità di affacciarsi sulla vetrina continentale. L’ANGT di quest’anno però lo ha definitivamente consacrato a livello giovanile, dominando la fase di Belgrado (vittoria in finale contro la Stella Rossa rimontando da -19, MVP del torneo) e, come detto in precedenza, ottenendo il terzo posto alla fase finale di Valencia. Inoltre sono arrivate 4 chiamate dalla prima squadra in Lega Adriatica, dove ha assestato bene l’impatto con i professionisti con ottime prove contro Buducnost e Cedevita Lljubljana. Siamo certi che quest’estate, alla FIBA World Cup U19, non si farà sfuggire l’occasione di confrontarsi con i migliori atleti del mondo e di affermarsi anche a livello intercontinentale.

envergure.co

NIKOLA JOVIC

NATO: 9/6/2003

A: Leicester (Inghilterra)

RUOLO: Point Forward

SQUADRA: KK Mega Basket

realgm.com

FISICO. 208 cm per 95 kg. Presenta un telaio veramente ampio a cui aggiunge un atletismo altamente prestativo, si muove in campo senza sosta. La mancanza di una consistente massa muscolare viene compensata da un ottima agilità, una rapidità di salto, un buon controllo del corpo e una buona resistenza al contatto; oltre a questo, è in grado di divorare il campo da una parte all’altra in poco tempo. Il lavoro di piedi si adegua al suo ritmo di gioco. 

TECNICA. Set in progressione. Per un giocatore della sua taglia, dimostra una inusuale confidenza nel palleggiare sia in campo aperto sia nel traffico dell’area, a volte dando il via all’azione in prima persona, aggiungendo anche una buona capacità di battere l’avversario con l’aiuto del primo passo, nonostante non sia totalmente ferrato e versatile nel fondamentale. Altro punto a favore sono le capacità di passaggio, con una visione di gioco a tutto campo che gli permette di innescare i compagni meglio posizionati e una capacità di variare angolo di passaggio tale da far arrivare la palla ai compagni anche in spazi stretti. Il tiro è il punto che necessita di maggiori miglioramenti. Nonostante una meccanica veloce e pulita, manca morbidezza nella forma e nella parabola, rendendolo inconsistente per qualsiasi raggio d’azione e in qualsiasi situazione. La sua taglia fisica e la sua elasticità di gambe lo rendono un rimbalzista pericoloso e un reattivo stoppatore sotto entrambi i ferri.


FONTE: IDProspect Youtube Channel

ATTACCO. Terrificante macchina da punti e facilitatore di gioco. Ha una produzione offensiva a tutto tondo impressionante, oltretutto riuscendo con molta facilità anche in situazioni difficili. Con la palla in mano può fare praticamente tutto: dal perimetro riesce a penetrare con facilità al ferro grazie ai suoi lunghi passi e alla capacità di sgusciare (anche con snake moves) tra le maglie difensive, cambiando soluzione in corsa per innescare i compagni. Può ricevere anche in post up, da cui riesce a imbeccare le mani dei compagni sui tagli e per tiri aperti perimetrali (anche quando viene raddoppiato). Si esalta in transizione sia che la guidi sia come target per affondare in schiacciata. A difesa schierata, si muove per dare un riferimento da cui iniziare la sua azione personale oppure può bloccare e aprirsi velocemente in pop per ricevere. Dotato di un grande IQ e una mentalità di squadra, può mostrare più pazienza e una selezione migliore delle giocate.

DIFESA. Versatile, ma può mostrare più applicazione e sforzo. La posizione non è sempre reattiva e pronta a prevenire una penetrazione dal perimetro, considerata la mobilità dei piedi che possiede. Si esalta molto di più lontano dalla palla, quando deve intervenire in aiuto o rimane come ultima linea di difesa per prevenire il contropiede, poiché ha le leve per poter stoppare l’avversario con i tempi giusti e un secondo salto rapido per poter catturare la palla vagante e far ripartire l’azione. Può migliorare nelle letture e nell’uscita dei blocchi, dove ancora sbanda e perde l’uomo.

 

Insomma, Nikola Jovic è un giocatore moderno con una produzione in campo strabordante, consapevole dei propri mezzi e molto intelligente nel comprendere il gioco e dominarlo. Tutte caratteristiche che il ragazzo studia da atleti NBA come Kevin Durant, Julius Randle e Brandon Ingram. Ancora non sono ben chiare le proiezioni, ma la FIBA World Cup U19 di quest’estate è il torneo giusto per attirare concretamente le attenzioni transoceaniche. D’altronde, in un club che sta per lanciare Filip Petrusev e che ha già dato diversi giocatori di spicco all’NBA (Nikola Jokic su tutti), non c’è punto di partenza migliore.

Federico Gaibotti

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