F8 – Milano trionfa in finale, Avellino esce battuta ma con onore

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EA7 Emporio Armani Milano – Sidigas Avellino  82-76

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Il trofeo in palio nella finale tra Milano ed Avellino

  

A poco meno di 24 ore dalle rispettive semifinali, in cui Avellino ha avuto la meglio di Trento e Milano di Cremona, le due squadre tornano in campo per giocarsi in 40′ la conquista della Coppa Italia. La Sidigas arriva all’appuntamento sull’onda di un entusiasmo senza pari, frutto di 9 vittorie consecutive tra Campionato e Final Eight, mentre l’Olimpia deve confermare il gioco splendido di quarto e semifinale per riuscire, da favorita, ad alzare il trofeo.

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James Nunnally è il migliore dei suoi

L’EA7 parte con lo starting five formato da Cinciarini, Jenkins, Simon, Sanders e Magro mentre coach Sacripanti schiera Green, Acker, Nunnally, Leunen e Cervi: coach Repesa ha deciso anche per questa partita di rinunciare ai due centri Barac e Batista, che non sono a referto. I primi due punti sono per gli irpini, che con un alto-basso tra Leunen e Cervi firmano il 2-0, subito superato da una tripla di Simon; in avvio gli attacchi sono subito protagonisti, con Acker a colpire dalla media e Magro che mette a segno un potenziale gioco da 3 punti (con libero sbagliato). Sanders infiamma il pubblico con un tap-in condito da una schiacciata e Jenkins lo imita da 3 punti dando il primo vantaggio significativo all’Olimpia sul 10-4; è ancora Jenkins a far canestro dalla media e Sacripanti deve chiamare timeout per fermare l’emorragia. Nunnally segna in contropiede ma Milano sembra in controllo e trova l’energia giusta da Sanders e Kalnietis, che danno il vantaggio in doppia cifra ai biancorossi (18-8) dopo 8′ di gioco. Veikalas colpisce dall’arco ed il finale di quarto vede un canestro di Simon che fissa il punteggio sul 21-11 per Milano.

Si sblocca Ragland in avvio di secondo periodo dalla lunga distanza ma Milano trova in Macvan il principale terminale offensivo con 5 punti filati. Un tecnico fischiato a Simon e un paio di canestri di Buva ridanno fiducia agli irpini, Lafayette da 3 punti ridà la doppia cifra di vantaggio all’Olimpia ed è la difesa di Milano a farla da padrone, rendendo impossibile qualsiasi tiro facile all’attacco avellinese. Nunnally segna 6 punti filati ma una tripla di Cinciarini costringe Sacripanti a fermare la partita con un timeout; Avellino non molla e con Acker e Nunnally si porta sul -4 (36-32). Un gioco da 3 punti di McLean ed uno di Pini fanno entrare la partita nell’ultimo minuto di gioco del primo tempo, dove Kalnietis dalla media e Macvan da sotto fissano il punteggio sul 43-36 dell’intervallo lungo.

Macvan e Acker aprono le segnature nel secondo tempo, una tripla di Macvan da di nuovo il vantaggio in doppia cifra ai biancorossi: Sacripanti schiera la zona 3-2 che da subito i suoi frutti e Avellino rientra con un parziale di 6-0. Sanders sblocca i milanesi con una tripla centrale e gli irpini tornano a uomo. Nunnally trova l’ennesimo gioco da 3 punti per il 55-48, McLean e Cervi si scambiano canestri a rimbalzo offensivo e Jenkins trova subito dopo la tripla dall’angolo. Buva riporta i suoi sul -7 e due liberi di Ragland portano le squadre all’ultimo mini intervallo sul 55-60, prima che Jenkins fallisca la tripla sulla sirena.

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Andrea Cinciarini è uno dei più positivi dei suoi

ei Sanders affonda nel canestro la schiacciata del +7 e un’affondata di McLean costringe Sacripanti al timeout sul 68-57 a 7:20 dalla fine. La difesa milanese sale di colpi e quando Sanders infila la tripla del 73-59 la sfida sembra decisa: Cinciarini fa esplodere il pubblico andando a segno dalla lunga e McLean manda definitivamente i titoli di coda sul 78-61 Olimpia a 3’45” dalla sirena finale. Negli ultimi minuti Milano perde qualche pallone di troppo, Avellino si rifà sotto fino al -7 ma non basta, il trofeo è dell’Olimpia. Milano conquista così il secondo trofeo dell’era Armani dopo lo Scudetto del 2014 battendo in finale Avellino 82-74, Rakim Sanders è l’MVP della finale.

 

Milano: McLean 15, Lafayette 3, Gentile NE, Amato NE, Cerella, Kalnietis 5, Macvan 14, Magro 2, Cinciarini 10, Sanders 17, Jenkins 8, Simon 8.

Avellino: Norcino NE, Ragland 8, Green 1, Veikalas 5, Acker 9, Leunen 3, Cervi 8, Severini, Nunnally 25, Pini 4, Buva 13, Parlato NE.

Francesco Manelli

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