F8 2018, le pagelle di Brescia-Cantù: Vitali porta in paradiso la Germani, Thomas e compagni non ripetono il miracolo

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GERMANI BASKET BRESCIA

Lee Moore: 7.5. Meno appariscente di altri compagni però mette insieme 15 punti e 9 rimbalzi, per un totale di 24 di valutazione. Decisivo con i suoi 6 falli subiti.

Dario Hunt: 6. Partita sufficiente per l’ex Caserta, che ha chiuso con 9 punti e 2 stoppate date.

Luca Vitali: 8. È il simbolo di questa Brescia che arriva in finale. Questa sera si è anche rivelato tiratore da tre punti, non una delle sue doti principali.

Marcus Landry: 7. Tira tantissimo, anche troppo, e non lo fa con realizzazioni elevate: 6/20 dal campo. Ha più volte provato a tirare la spallata decisiva a Cantù ma la MIA non ha mai smesso di crederci.

Benjamin Ortner: 6. Solo 9 minuti in campo dove ha collezionato 4 punti e 4 rimbalzi. Mica male.

Andrea Traini: S.V. Deve far rifiatare L. Vitali, ma il suo apporto è praticamente pari a 0.

Michele Vitali: 6.5. Decisivo lo sfondamento conquistato da Christian Burns nei secondi conclusivi dell’overtime. In continua crescita e si merita di essere dove sta.

David Moss: 5.5. Tolta la tripla pesantissima allo scadere del primo quarto, non ha fatto quasi nient’altro.

Brian Sacchetti: 5.5. Non la sua miglior partita e lo 0/3 da tre sta lì a dimostrarlo.

All. Andrea Diana: 8. Oggi l’allievo ha battuto il maestro, quanto meno sul parquet. È bellissimo vedere che due allenatori, con una storia comune così importante, si siano giocati un posto per la finale di Coppa Italia. Diana è ormai uno dei top coach del nostro campionato, anche grazie alla fantastica società Brescia, che lo supporta in ogni sua scelta.

 

RED OCTOBER-MIA CANTU’

Jaime Smith: 7. 19 punti realizzati, tirando con poco meno del 50% dal campo. Pecca un po’ di lucidità sul quinto fallo ma stiamo veramente trovando il pelo nell’uovo.

David Reginald Cournooh: 5. Stecca la partita l’ex Pistoia; pesante il suo 0/5 da tre punti, che ha in parte condizionato la sfida.

Salvatore Parrillo: 7.5. 11 punti, con un mirabolante 3/5 da dietro l’arco dei 6 metri e 75. È un giocatore in fiducia ma essere così costante con il tiro pesante non può essere solamente un caso…

Jeremy Chappell: 7.5. Acciaccato come pochi, è andato a millimetri da portare Cantù in finale di Coppa Italia, se avesse mandato a referto quella bomba a pochi secondi dal termine della sfida. Grande capitano, ha fatto ricredere moltissimi tifosi canturini. Leader.

Christian Burns: 7. Un macchina da doppie doppie: 11 punti e 14 rimbalzi. E in più è italiano. Ma perché il nostro basket non si è accorto prima di Burns?

Charles Thomas: 8. Se avesse vinto Cantù, sarebbe stato a mani basse lui l’MVP di questa semifinale. Miglior marcatore della sfida con 20 punti, ha giocato 45 minuti su un gamba sola; nonostante questo, ha sputato sangue sul parquet.

All. Marco Sodini: 8. Ormai non è più un “rookie”. Ormai fa parte dell’èlite del basket nostrano. Le emozioni che i suoi ragazzi – anche e soprattutto grazie a lui – ha regalato in questi due giorni, alla pallacanestro italiana, sono difficilmente ripetibili.

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