CARPEGNA PROSCIUTTO VL PESARO
D. Kravic 5,5: Partita complicata per il lungo bosniaco che soffre l’atletismo degli avversari e non riesce ad essere incisivo come spesso gli capita. Va in difficoltà soprattutto quando è raddoppiato, come testimoniano le 6 perse, e nel secondo tempo Repesa preferisce Totè o un quintetto più piccolo.
M. Abdur-Rahkman 6: Il piano partita di coach Brase di tagliarlo fuori dalla gara, anche innervosendolo, viene rispettato quasi perfettamente. Quasi perché fino al quarto periodo si prende tante forzature e non entra in partita, ma quando la palla ha iniziato a pesare si è preso in mano la VL segnando un paio di canestri decisivi.
R. Visconti 6: Dodici minuti di cuore ed energia per lui che non voleva fare brutta figura qui a Torino, casa sua. Soffre la velocità dei piccoli avversari e a volte va fuorigiri, ma mette a segno un paio di giocate difensive importanti nell’economia della gara.
M. Tambone 6,5: Senza Moretti, con Abdur-Rahkman limitato e contro una squadra che ha nei piccoli dei veri punti di riferimento è chiamato a fare gli straordinari come metronomo offensivo, oltre che lavorare in difesa. L’ex di serata riesce, non sempre perfettamente, a svolgere entrambi i compiti a dovere.
J. A. Gudmunsson 6,5: Ancora una volta conferma che la scelta della dirigenza pesarese di tenerlo fino a fine stagione è stata quella giusta. Attenzione su entrambi i lati del campo, senza dimenticare i 13 punti segnati.
V. Charalampopoulos 8: L’ala greca gioca una delle migliori partite della stagione, sfruttando al meglio il fisico contro gli avversari. Dal suo gioco spalle a canestro, tra punti segnati e creati per i compagni, è passato almeno il 60%/70% dell’attacco pesarese. Rischia tantissimo commettendo 3 falli molto presto, ma poi è bravo a gestirsi e ritornare protagonista nei minuti finali. Chiude con 20 punti e il 70% al tiro.
L. Totè 5,5: Prova a farsi sentire in difesa, mentre in attacco è cercato poco dai compagni.
K. Cheatham 6: Non era al 100% (lievemente febbricitante i giorni scorsi) e si è visto, soprattutto al tiro. Ma alla fine di voglia confeziona una prova sufficiente.
C. Delfino 6,5: Con le rotazioni ridotte all’osso, il capitano torna a essere determinante: 12 punti e 6 rimbalzi alla sirena.
All. J. Repesa 6,5: Con Mazzola e Moretti out e con Cheatham non al meglio, riesce a superare uno scoglio duro come quello di Varese. Partita preparata nei minimi dettagli, sfruttando fino all’ultimo e al meglio ciò che la difesa della squadra di Brase poteva concedere.
OPENJOBMETIS VARESE
C. Ross 6,5: Non parte benissimo, d’altronde come tutta Varese. Però cresce e si riprende in mano la squadra, diventando un fattore fino all’ultimo minuto. Chiude con 17 punti e 7 assist, anche se pesano le 8 palle perse.
T. Woldetensae 5: In 18 minuti l’unica nota positiva è una tripla nel terzo quarto.
G. De Nicolao 5: Fa molta fatica contro Tambone e Gudmunsson, i due errori consecutivi da distanza ravvicinata sul punteggio in parità non lo aiutano.
J. Reyes 5: Lontano parente di quello visto all’inizio dell’anno, anche oggi non era minimamente ai livelli visti tempo fa.
G. Ferrero 7: Dopo qualche passaggio a vuoto in campionato il capitano biancorosso torna a farsi sentire
M. Brown 6,5: Lavoro difensivo importante quasi più dei punti prodotti in attacco (14). Nel finale cala un po’, visti anche i 38 minuti passati sul parquet
G. Caruso 5: Poco coinvolto in attacco e in difesa non riesce a fermare il gioco spalle a canestro dei pesaresi.
T. Owens 6,5: Sempre presente con energia e punti importanti, è uno di quelli che suona la carica nel secondo quarto assieme a Johnson. Pesaro ha faticato non poco a prendergli le misure, vince infatti i duelli individuali con i lunghi avversari, ma alla fine perde la battaglia.
J. Johnson 6,5: Come Owens, e tutta Varese, non parte bene. Dal secondo quarto in poi però inizia a farsi sentire sempre di più, fino a diventare un vero e proprio fattore. Forse con lui in campo nel finale, non avesse commesso quel quinto fallo, la musica poteva essere diversa.
All. M. Brase 6,5: Non ha grandi colpe il coach della Openjobmetis, anche perché i suoi si sono arresi solo all’ultimo secondo. Dopo un primo quarto dove non ha funzionato nulla è bravo a non scomporsi e aggiustare tutto subito, trovando anche un’ottima prestazione di Ferrero e riportando Ross sui binari giusti.
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