Ferrara espugna Bologna all’ultimo tiro, ma è giallo sul tiro decisivo

Serie A2 Recap

Segafredo Bologna – Bondi Ferrara: 85-88

(22-33: 44-54; 61-70; 85-88)

pellegrino ferrara

Quintetti

VBO: Spissu, Umeh, Rosselli, Bruttini, Lawson

 FE: Cortese, Moreno, Roderick, Bowers, Pellegrino

Stato di forma

E’ una Virtus in piena emergenza quella che ospita Ferrara nel posticipo della ventesima giornata (causa Unipol Arena impegnata durante lo scorso weekend dal Wella Collection Show): il lungodegente Ndoja è ancora fuori, mentre Spizzichini (coscia), Rosselli (ginocchio), Lawson (caviglia) e Spissu (schiena) hanno sofferto nelle ultime due settimane potendosi allenare a singhiozzo. Solo il play sardo ha ottenuto miglioramenti negli ultimi giorni, ma ovviamente non è ancora al 100%. Con questa difficile situazione di infermeria coach Ramagli cercherà di ripartire dopo la doppia scoppola subita a Mantova e a Ravenna, contro un avversario che ha già messo alle corde Bologna in questa stagione. Ferrara infatti aveva battuto Bologna alla quinta giornata, e si presenta a questa rivincita con un nuovo allenatore. Trullo ha deluso le aspettative della dirigenza estense e al suo posto è arrivato Furlani, il quale ha fatto subito centro alla prima uscita, superando Mantova tra le mura amiche. Ora è alla ricerca della continuità, in trasferta contro un avversario sempre di spessore (seppur in difficoltà), con Soloperto acciaccato, limitato da un dolore muscolare all’ addome.

Scelta tattica

Furlani come Trullo prima di lui sceglie per i suoi una pallacanestro velocissima, sfruttando le ripartenze a razzo di Bowers e Roderick. Quando ci sono problemi sulla prima opzione, ci si affida a Pellegrino per lavorare sotto le plance ed eventualmente ribaltare sui tiratori, come Cortese pronto a sparare da oltre l’arco sugli scarichi. E’ in difesa che il nuovo allenatore ha apportato le maggiori migliorie: la marcatura è sempre a uomo e predilige la protezione del ferro piuttosto che l’arco, battezzando la Virtus dai 6.75 come spesso accaduto in stagione. Bologna menomata invece non riesce a svolgere il proprio piano partita, trovandosi sempre ad inseguire il ritmo imposto dagli avversari. La ricerca del giro palla in attacco è il diktat, ma una circolazione ostinata e troppo rallentata finisce per diventare prevedibile, e costringere gli interpreti a difficili isolamenti negli ultimi secondi dell’azione.

La gara

Umeh_VirtusBolognaCon ancora negli occhi il Superbowl e i lanci di Tom Brady le due squadre partono a razzo: passaggi lunghi e penetrazioni primarie impazzite, con Umeh e Pellegrino ad aprire le danze. E’ la Virtus per prima ad imporre i ritmi alti, a cui Ferrara è abituata e in cui perciò sguazza. Due contropiedi veloci di Bowers e Roderick si concludono con la schiacciata direttamente dal rimbalzo difensivo, e Ramagli è costretto al timeout dopo appena 5′, con i suoi ad inseguire sull’ 11-19. La tripla di Spissu in uscita è effimera: Bologna rallenta in attacco e diventa prevedibile, mentre dietro continua a subire la verticalità di Bowers. Così la prima sirena arriva sul 23-33, dopo un primo giro completo di rotazione per Ramagli infruttuoso. La pausa tra i primi due quarti dura più del previsto a causa della caduta di una tifosa sui primi gradini a ridosso del parquet: dopo che i paramedici hanno compiuto il loro lavoro e la situazione non è apparsa grave, la partita può ricominciare con il palazzo che tira un sospiro di sollievo e si leva in un applauso. Alla ripresa i bianconeri si affidano a Rosselli per ridurre il distacco, mentre è Penna con la sua difesa grintosa a provocare due recuperi tramutati in contropiedi veloci da Spizzichini e soci. Furlani vede i padroni di casa riavvicinarsi sul 32-39 e chiama timeout, non rimettendo dentro un Roderick ancora a riposo, ma affidandosi all’indemoniato Pellegrino. Il lungo ferrarese produce la scossa desiderata, e Ferrara mette di nuovo 11 punti fra sè e gli avversari in un amen. E’ ancora Penna, coadiuvato da Oxilia, a ribaltare l’inerzia, tenendo in vita la Virtus e chiudendo all’intervallo sotto 44-54, nonostante le percentuali da fantascienza degli ospiti (62% da 2 e 67% da 3). Dopo la pausa lunga la Virtus pur senza Lawson (costretto al forfait nell’intervallo dopo aver giocato zoppicando vistosamente i primi due quarti) trova nell’altro zoppicante la scossa, con 7 punti di Rosselli che animano la piazza e portano le Vu Nere al -5 sul 56-61. E’ Spizzichini poi con 5 punti filati a trovare il pareggio, che dura il tempo di un lampo perchè ancora Cortese e Pellegrino riportano la Bondi lontana sul 61-70 del 30′. Con le energie ormai finite e Spizzichini subito fuori per 5 falli, Ramagli si affida alla zona e al doppio play Spissu-Penna. Sono proprio i due piccoli a propiziare 3 palle perse consecutive degli ospiti, per riavvicinare di nuovo i bolognesi sul 69-75. Da lì in avanti Bologna tenta l’assalto disperato, ma ad ogni canestro Cortese, Pellegrino e Bowers sono pronti a rispondere colpo su colpo e tengono i bianconeri a distanza di sicurezza. Quando a 90 secondi dalla fine Rosselli perde due palloni consecutivi, l‘ 80-85 di Bowers suona come una sentenza. Ma Umeh ha altri programmi, e grazie ad un tecnico allo stesso #21 ferrarese impatta a quota 85 a 17” sul cronometro, con palla in mano alla Virtus. Umeh però riesce a perdere il pallone, sul ribaltamento Bowers perde anch’esso il pallone, che finisce nelle mani di Cortese che la spara da 8 metri trovando il fondo della retina. Inizialmente pareva evidente che la sirena fosse già suonata e quindi l’irregolarità del canestro, ma dopo una consultazione tra i 3 arbitri la magia di Cortese viene convalidata, pur con qualche dubbio rimanente fra tutti i giocatori in campo. Ferrara espugna meritatamente Bologna dopo aver condotto per 40 minuti 85-88, seppur col giallo finale.

Svolta della partita

I due momenti chiave sono quando la Virtus, pur con mille sforzi, aveva riagguantato Ferrara, prima a quota 61 e poi di nuovo a quota 85. Lì Bologna non è riuscita a girare definitivamente e ha subito immediati parziali negativi tornando con la testa sott’acqua. Poi ovviamente la bomba col giallo di Cortese ha risolto definitivamente la corrida.

Migliori in campo

VBO: Guido Rosselli – 21 punti, 10 rimbalzi, 6 assist, 5/9 da 2, 2/4 da 3

Prestazione tutta cuore e muscoli, giocando su un ginocchio solo rimane in campo 35 minuti e colleziona 29 di valutazione. Peccato per quelle sbavature finali che costano carissimo.

FE: Riccardo Cortese – 25 punti, 4 rimbalzi, 0 assist, 2/5 da 2, 6/9 da 3

Indemoniato, un cecchino oltre l’arco. Costruisce insieme a Pellegrino (17+7) la vittoria, oltre a trovare la bomba della disperazione che si tramuta in gioia per i suoi.

Peggiori in campo

VBO: Davide Bruttini – 0 punti, 0/1 da 2, 0/0 da 3, 0 rimbalzi, 2 assist

Brutto esordio sul parquet di casa, errori a ripetizione e dimostra di non essersi ancora integrato col gruppo.

FE: Martino Mastellari – 3 punti, 3 rimbalzi, 0 assist, 0/1 da 2, 1/3 da 3

Tanti minuti in campo, senza avere impatto e innervosendosi nel finale, dove viene prontamente tolto dal coach dopo un paio di errori sanguinosi.

Tabellini

Virtus Bologna: Spissu 13, Umeh 18, Pajola 0, Spizzichini 10, Petrovic n.e., Rosselli 21, Michelori (c) 8, Oxilia 2, Penna 9, Lawson 4, Bruttini 0

Bondi Ferrara: Moreno 3, Cortese 25, Roderick 17, Bowers 23, Pellegrino 17, Soloperto (c) 0, Mastrangelo NE, Ardizzoni NE, Mastellari 3, Zani NE, Ibarra 0, Caridi n.e.

Luca Marchesini

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