Finale di partita accesissimo a Scafati, dove la Givova ha battuto 85-84 la Happy Casa Brindisi.
A 3″ dalla fine la terna arbitrale ha fischiato un fallo in attacco a Bowman che era anche riuscito a segnare il canestro che avrebbe avvicinato moltissimo i pugliesi al successo. La decisione, invece, è stata sfondamento ai danni di Stone che in realtà sembra in movimento quando viene a contatto con il giocatore di Brindisi.
Al suono dell’ultima sirena un parapiglia con dei supporters locali che entrano sul parquet e alcuni giocatori di Brindisi che tentano di affrontarli a muso duro. La security e alcuni dirigenti delle due squadre riescono a mandare i giocatori ospiti nel tunnel degli spogliatoi, ma qui avvengono nuove tensioni con altri spettatori.
Non è finita però perché il contatto fra tifoseria scafatese e atleti brindisini avviene anche all’uscita dall’impianto della squadra pugliese, nel momento di salire sul pullman. Qui, in un video pubblicato da L’Edicola del Sud, si sentono anche insulti razzisti che i media brindisini riferiscono essere stati pronunciati anche durante il corso del match.
Gli episodi sono stati commentati dall’allenatore della Happy Casa, Frank Vitucci, nella conferenza stampa post partita.
Quell’ultimo fischio non esiste, sembra una chiamata prestabilita, non è mai sfondamento, si può decidere di non fischiare nulla o fallo al difensore. Non può esserci tutta quella gente in campo a fine partita e negli spogliatoi, non è possibile mettere le mani addosso ai giocatori in una partita di pallacanestro, per quanto possano essersi comportati bene o male. Dispiace per l’ambiente di Scafati, io qui ci ho lavorato e conosco tutto ma queste cose non si possono vedere, sono inaccettabili.
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