Meritatissimo successo per Connecticut, che gioca una partita perfetta dal punto di vista tattico davanti ai 79.238 dell’At&t Stadium, batte Kentucky e vince il titolo dopo aver condotto per 40′. Una vittoria veramente di squadra, in cui parte del merito va al coach Kevin Ollie, che ha preparato benissimo la gara: i suoi piccoli hanno messo in campo la solita difesa asfissiante sui pari-ruolo avversari, ma il vero miracolo è la prestazione dei lunghi, che hanno tenuto a rimbalzo e sono riusciti a non far vedere l’evidente gap fisico con i Wildcats. Gli Huskies vanno in controllo fin da subito e stavolta Kentucky non riesce a concretizzare l’ennesima clamorosa rimonta del suo torneo, anche per via dei troppi errori ai liberi (13/24 contro il 10/10 di U-Conn). Ollie tiene Randle a 10 punti, a 8 Andrew Harrison e a 7 il gemello Aaron, così coach Calipari trova il solo James Young a trascinare la squadra con 20 e 8 rimbalzi. Dall’altra parte però è fantastico Shabazz Napier che scrive 22 punti, 6 rimbalzi e 3 assist (ma molti altri sprecati dai suoi compagni), con l’indispensabile apporto di Boatright (14) e i 10 di Giffey, non molto preciso ma alla fine prezioso.
CRONACA
Partenza lanciata per U-Conn: Deandre Daniels (alla fine solo 8 punti per lui) trova uno dei pochi acuti della sua partita con una gran linea di fondo, poi salgono in cattedra i due piccoli Boatright e Napier, con quest’ultimo che fissa il “doppiaggio” sul 24-12 con l’ennesima tripla dal palleggio. Andrew Harrison prova a scuotere i suoi con la conclusione dell’arco, coach Cal ordina la zona e Kentucky frena l’attacco di Connecticut, ma dall’altra parte la difesa di Kevin Ollie continua a funzionare e gli Huskies rimangono saldamente in controllo. La tripla di James Young e la rubata di Aaron Harrison scuotono i Wildcats, subito ricacciati indietro da un’altra conclusione pesante di Napier. Nel finale del primo tempo sono ancora Harrison e Young ad andare a bersaglio, poi si iscrive alla gara anche Julius Randle, il quale insacca 4 punti per concludere il parziale di 16-4 in 4′ che manda tutti all’intervallo sul 35-31 U-Conn.
Kentucky prova a sorpassare in avvio di secondo tempo, ma gli Huskies ritornano a +9 con la tripla del tedesco Giffey e con Napier, che finisce un break di 7-0 per i suoi. Sale in cattedra allora James Young: prima una schiacciata clamorosa col fallo, poi un altro canestro che vale il -1 Kentucky a 8′ dalla fine. La risposta di Connecticut è affidata al suo playmaker: Napier prima insacca una bomba pazzesca, poi serve Giffey che segna allo stesso modo, rispondendo a un gran canestro di Randle e dando il +5 a U-Conn con meno di 4′ sul cronometro. I ragazzi di Ollie tengono grazie a una difesa impeccabile ed entrano negli ultimi due minuti con 6 lunghezze di margine: Daniels sbaglia il piazzato che potrebbe chiudere la gara, dall’altra parte James Young va a bersaglio. Nell’azione successiva Napier fa scorrere i 35″, poi gli Huskies trovano un rimbalzo d’attacco provvidenziale, così ancora il playmaker di Connecticut inventa un assist per Kromah, che in lunetta fa 2/2 e dà il via alla festa, anche perché dall’altra parte Kentucky tira due volte dai tre punti senza successo. Per la prima volta una squadra senza alcun All American nel suo roster arriva a vincere il titolo Ncaa: U-Conn è campione nazionale, grazie all’organizzazione e al gioco di squadra batte il talento di Kentucky ed entra nella storia di questo sport.
UConn: Shabazz Napier 22. Ryan Boatright 14, Niels Giffey 10, DeAndre Daniels 8
Kentucky: James Young 20, Julius Randle 10, Andrew Harrison 8, Aaron Harrison 7
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