Flip Saunders a ruota libera su Garnett, Wiggins e i nuovi Timberwolves

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Zach Lowe, giornalista di ESPN e uno degli autori di Grantland, ha pubblicato una lunga intervista con il coach e GM di Minnesota Timberwolves, Flip Saunders, il quale rivela alcune aneddoti su Kevin Garnett e svela la sua idea di gioco dei prossimi Timberwolves.

Incalzato dalle domande di Lowe, Flip racconta l’impatto di Kevin Garnett, di ritorno a Minnesota, dopo otto anni in maglia Celtics e Nets:

Garnett la tocca piano con Pekovic (trashtalk.co)
Garnett la tocca piano con Pekovic
(trashtalk.co)

Durante la Summer League a Las Vegas, Kevin è venuto a fare una sessione di tiro con noi. Tutti erano sorpresi dalla sua carica. E così dissi: “L’avreste dovuto vedere al primo allenamento a Minnesota, quando diede dello ‘stronzo’ a Pekovic, perchè non era tornato in difesa durante una partitella insignificante”. Nessuno aveva osato spingersi tanto in là con Pekovic.

Pekovic ha abbassato la testa e si è messo a correre. Quando Garnett è in campo, Nikola è il più veloce a tornare in difesa.

Saunders e le nuove leve di Minnesota
Saunders e le nuove leve di Minnesota

Saunders scopre le carte e traccia un profilo dei suoi Timberwolves, che si apprestano ad affrontare la prossima stagione, con un gruppo giovane, ma ricco di talento.

Garnett giocherà titolare, perchè lui è KG, un Hall of Famer, tiene bene il campo ed è la nostra migliore ala grande. Non ha importanza, invece, il ruolo di Towns. In alcune partite marcherà il centro di turno, mentre KG si occuperà dell’ala grande e viceversa, sarà molto importante fargli sviluppare il gioco in post basso e poi proveremo a spostarlo fuori dal pitturato. Non solo Towns, ma anche Shabazz Muhammad e Andrew Wiggins potranno giocare in post,  abbiamo un roster molto profondo, con giocatori che si adattano ad ogni situazione.

Bennett verrà valutato durante l’estate, ha un problema di fiducia, si lascia condizionare troppo dagli infortuni. Occhio a Nemanja Bjelica, giocatore di cui nessuno ne parla.

Ricky Rubio starà alla grande e sarà un buon tiratore, non serve essere un tiratore eccellente. Gli basta saper metterla dalla media e dagli angoli. Se il difensore lo battezza, lui può attaccarlo e creare occasioni per i compagni.

In una pallacanestro che va sempre più verso la small-ball, Flip Saunders resta fermo sulla sua idea su un gioco improntato al post basso, un po’ vecchia scuola.

Le squadre giocano poco in post basso perchè non hanno i giocatori capaci di giocare spalle al canestro. Il post è importante per i quintetti piccoli, in quanto se uno sa segnare da sotto, attira i raddoppi e libera i tiratori, ovvero quello che tutti vogliono.

I ragazzi non sono abituati a questo sistema di gioco, mi innervosisce vedere i passaggi schiacciati a terra per servire il pivot e questa cosa è sbagliata. Il lungo deve alzare le braccia e deve riceverla correttamente.

Chiude l’intervista riportando le parole di Garnett alla squadra:

Se pensate di venire al camp il 29 settembre con l’idea di non poter arrivare ai Playoff, beh non presentatevi!

Flip e Garnett sono fiduciosi, che sia l’anno buono o Minnesota sarà l’eterna incompiuta? Lo scopriremo solo sul campo.

Francesco Manzi

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