Singolare caso in Spagna; in Liga Adecco Oro approda Devon Van Oostrum, alla quarta squadra in poco più di quattro mesi.
Giovane e bell’uomo dedito alle avventure amorose; gran conquistatore
Così la Treccani definisce il termine della lingua italiana casanòva, ispirato al personaggio storico Giacomo Casanova rinomato “playboy” veneziano del XVIII secolo. Spesso, nella lingua parlata, in un ambiente meno erudito di quello dei circoli letterari ed enciclopedici, il casanòva viene più volgarmente definito come “quello che cambia donne con più frequenza delle mutande”. Ecco, forse è proprio la definizione più “rozza” e “popolare” quella più adatta ad essere esportata nel mondo della pallacanestro, per definire un giocatore che cambia spesso la squadra, senza legarsi fedelmente ad una singola società.
Nel basket, come nel mondo sentimentale, ci sono diversi esempi di casanòva, ma alcuni non possono fare a meno di saltare particolarmente all’occhio. Oggi vi presentiamo quello che ad ora può essere considerato il legittimo alter-ego cestistico di Dan Bilzerian, almeno per quanto riguarda il Vecchio Continente (Delonte West è di un altro pianeta, “casanòva” in ogni ambito).
Si tratta di Devon Van Oostrum, che tra qualche giorno compierà 22 anni. E’ un playmaker britannico di chiare origini olandesi in forza al Puenas Huesca, squadra di Lega Adecco Oro. Il dato impressionante è che l’Huesca è già la nona squadra diversa della sua giovane carriera. Il giocatore, di proprietà del Caja Laboral, che lo aveva prelevato dagli Sheffield Sharks, ha giocato in prestito per la società satellite del Baskonia, in seguito per il Tarragona e poi Càceres, Cibona Zagabria, Kouvot, Leeds e ora Huesca.
Il dato ancora più particolare è che le ultime quattro società citate si sono alternate nella carriera del play ingelse nell’arco di appena quattro mesi, da settembre ad oggi. L’esperienza autunnale di Van Oostrum al Cibona Zagabria è durata la miseria di sei partite, giocate ad una media di 2.2 punti e 1.8 rimbalzi a partita, statistiche che non hanno convinto il coach a puntare su di lui nel proseguo della stagione. Successivamente il nostro ha provato un’ennesima esperienza in terra straniera al Kouvot, squadra del campionato finlandese, salvo poi ritornare in patria, nelle file dei Leeds Force. Anche qui non ha trovato la giusta continuità e di fronte all’occasione di giocare in un campionato che, seppur di categoria inferiore (il Leeds gioca nella massima serie inglese, mentre l’Huesca è una squadra di Adecco), risulta essere un palcoscenico con più appeal per il futuro individuale del giocatore.
In perfetto stile “bilzeriano”, dopo aver provato i balcani e le repubbliche del nord e dopo un breve rientro a casa, Van Oostrum si è diretto verso il sud, negli ambienti latini, dove spera di fare nuove, interessanti esperienze. La domanda che sorge spontanea è: riuscirà Van Oostrum a restare più di due mesi nella sua nuova squadra? Oppure lo vedremo migrare verso qualche altro remoto paese, a provare le emozioni che possono offrire gli altri campionati professionistici? E quando raggiungerà l’età pensionabile, quante pagine serviranno per elencare il suo curriculum vitae?
Ma risparmiamoci le domande su un futuro ancora lontano e limitiamoci a chiedere: Casanova Van Oostrum, What’s up next?
- Hollis-Jefferson ancora fantastico, ma non basta: la Nuova Zelanda vince e continua a sperare - 28 Agosto 2023
- Imbarazzo a Houston: John Wall torna ai Rockets dopo aver sparato a zero su coach, GM ed ex compagni - 11 Febbraio 2023
- Il miglior quintetto di sempre dei Dallas Mavericks - 10 Gennaio 2023