Francesco Forni, figlio del proprietario della Fiat Torino Antonio e vice-presidente della formazione piemontese, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera di Torino per parlare della situazione complessa della squadra. Il giovane dirigente, da molti considerato colpevole dell’addio di Luca Banchi nelle settimane scorse, ha parlato prima della dipartita del coach e di quella successiva di Charlie Recalcati e successivamente si è concentrato sul mercato, velatamente confermando il rumors della firma di Nobel Boungou Colo.
Su Banchi c’è una clausola contrattuale che va rispettata, posso solo dire che ha goduto della massima autonomia in ogni situazione. Tanto che fu lui a decidere la data della presentazione della squadra in coincidenza con l’amichevole contro Lubiana, mentre mio padre era ad un convegno all’estero. A Banchi non piaceva stare qui, in cinque mesi gli ho parlato una sola volta per proporgli l’acquisto di un 4, ma mi disse che non era d’accordo. Non mi sono mai permesso di entrare nello spogliatoio e fare le mie considerazione ai giocatori o all’allenatore. Nemmeno a Varese, a leggere certe cose che sono state scritte sembra che quel giorno siamo impazziti tutti. Solo una volta è capitato che entrassi nello spogliatoio, sbagliando, ed è stata la scorsa stagione dopo una brutta sconfitta con Capo d’Orlando.
Torino si gioca stasera il passaggio del turno in Eurocup, servirà una vittoria di almeno 12 punti contro lo Zenit:
Premesso che l’impresa l’abbiamo già fatta qualificandoci alle Top 16, sono sicuro che con Galbiati ci sarà una risposta della squadra. Il nostro prossimo obiettivo deve essere la Coppa Italia, battere Venezia al primo turno. Per il resto in stagione regolare dobbiamo arrivare sesti o settimi, così da evitare Milano.
Infine il mercato:
Una volta per tutte: Lamar Patterson non lascerà Torino. Non siamo noi a imporglielo ma è lui che lo desidera. Sul mercato non ci saranno sorprese, arriverà solo un lungo comunitario. Braimoh non lo lasciano partire, Rudez non arriverà.
