Il primo atto della finale Scudetto va all’Olimpia Milano. I biancorossi si affidano a Napier per restare a galla in un primo in cui Teodosic e Belinelli sembrano infallibili, poi la Virtus Bologna cede alla difesa di Messina che sale di tono, mentre Hall si rivela l’uomo che spacca la partita.
Olimpia Milano
Baron 6,5: contributo silenzioso ma molto importante, va in doppia cifra senza forzature e con canestri pesanti per non far scappare la Virtus.
Napier 7,5: la vera anima del gioco offensivo di Milano, tenuto spesso in campo nonostante i problemi di falli e i mis-match sfavorevoli ma la sua capacità di creare è imprescindibile per l’Olimpia, pure quando va un po’ fuori giri.
Shields 6: non la sua prova migliore con qualche sbavatura inusuale, comunque scrive 13 e si fa sentire nella metà campo difensiva, soprattutto dopo l’intervallo.
Hines 6: un po’ in sofferenza dal punto di vista fisico, specialmente nel primo tempo, poi riesce a rendersi utile con esperienza e intelligenza tattica.
Voigtmann 6: silente per gran parte del match ma la sua fiammata nel terzo periodo pesa tantissimo.
Tonut s.v.
Melli 6,5: mister utilità come di consueto, dopo l’intervallo la sua difesa nel pitturato è da manuale, infila un paio di canestri nel quarto periodo per indirizzare definitivamente l’incontro.
Ricci 5,5: più di 10 minuti sul parquet senza lasciare il segno e con qualche passaggio a vuoto in difesa.
Biligha n.e.
Hall (in foto) 7,5: il proverbiale coniglio dal cilindro di Messina, lui è bravissimo a sfruttare gli accoppiamenti con i difensori peggiori della Virtus ma fa canestro a ripetizione anche quando sulle tracce si mette Pajola.
Baldasso s.v.
Datome 6: utile soprattutto per tenere a galla i suoi nel primo tempo.
Coach Messina 6,5: il primo tempo non fa ben sperare, dopo l’intervallo la sua squadra fa salire l’intensità e anche le scelte difensive iniziano a pagare, il resto lo fanno Hall e Napier (nota di merito per averlo tenuto in campo nonostante i problemi di falli)
Virtus Bologna
Belinelli 7: i video dei suoi movimenti sui blocchi e nel procacciarsi falli devono essere custoditi con cura per essere mostrati alle future generazioni, nel finale la sua mano non viene armata adeguatamente
Pajola 5,5: in attacco non incide e in realtà non gestisce nemmeno al meglio, dietro fa il suo ma non lascia il segno neanche in difesa.
Jaiteh 4,5: troppo soft, non riesce a farsi sentire in nessuna delle due aree pitturate, a tratti letteralmente spaesato.
Ojeleye 6,5: aspetta sornione che i compagni lo peschino, mette atletismo e doti balistiche al servizio della squadra, giocatore ideale per una squadra con così tanti giocatori che hanno bisogno del pallone fra le mani.
Cordinier 6: nel primo tempo la sua fisicità è un rebus irrisolto nell’Olimpia, poi gli tolgono il ritmo e quando è costretto a inventare diventa molto meno pericoloso.
Mannion n.e.
Shengelia 6,5: danza sul perno in modo commovente portando a casa qualcosa ogni volta che attacca ma arriva senza benzina alla volata finale.
Hackett 5: all’apparenza la solita partita di tanta sostanza, le sue statistiche sono la consueta macedonia di assist, rimbalzi e falli subiti ma è protagonista solo in post contro i diretti marcatori, alla Virtus serve di più.
Mickey 5: il grande assente di gara 1, autore di una gara anonima in cui viene sovrastato dai lunghi avversari
Camara n.e.
Teodosic 7: un primo tempo da spellarsi le mani, nel secondo resta troppo tempo fuori e perde ritmo.
Abass 5,5: in difesa lo battono solamente con autentiche prodezze ma nonostante la qualità dei compagni è un vero spreco vederlo fungere da “appoggio” nella metà campo d’attacco.
Coach Scariolo 5: grande gestione nel primo tempo con un paio di esecuzioni dei suoi che mandano in estasi i cultori del gioco, nel secondo tempo però sono francamente inspiegabili i tanti minuti in panchina per Teodosic. Nel finale le carte della zona e della box&one non sortiscono gli effetti sperati.
- Tutta la NBA è IMPAZZITA per “Tweaker”, la canzona di LiAngelo Ball - 10 Gennaio 2025
- Anche Stephen Curry soffre di ansia - 10 Gennaio 2025
- Steve Kerr si commuove parlando degli incendi che devastano la sua Los Angeles - 10 Gennaio 2025