Gemelli a confronto: chi è il più forte tra Marcus e Markieff Morris?

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Nella prossima stagione, Marcus e Markieff Morris giocheranno su due sponde opposte di Los Angeles, dopo le esperienze congiunte al college (Kansas Jayhawks) e a Phoenix dal 2013 al 2015. A saltare all’occhio, però, è l’enorme divario tra gli stipendi che i due gemelli percepiranno. Durante questa off-season, Marcus ha firmato un contratto da 64 (!) milioni di dollari in quattro anni con i Clippers, mentre Markieff è riuscito a strappare solamente un contratto al minimo salariale per veterani, ovvero 2.4 milioni per una stagione, dai Lakers. I gemelli Morris, inseparabili nella vita privata, ci hanno già scherzato su, ma noi in questo articolo vogliamo cercare di capire quale sia, a tutti gli effetti, il migliore tra i fratelli Morris e se la differenza tra i due stipendi sia giustificata.

Guardando le statistiche delle carriere dei due Morris, non si nota quasi nessuna differenza. Nello stesso numero di stagioni, nove, e un numero simile di partite giocate, Markieff ha segnato 11.4 punti di media, Marcus invece 12.1. Anche nelle altre voci statistiche i due gemelli hanno numeri molto simili, complice il fatto che entrambi giocano nella posizione di ala: 5.3 rimbalzi e 1.7 assist per Markieff, 4.7 e 1.4 per Marcus. Tuttavia, finora le carriere dei due fratelli sono state caratterizzate da percorsi molto diversi.

Nonostante Marcus fosse considerato il prospetto migliore al college, fu Markieff a riscuotere più successo nei primi anni in NBA. Nel 2013-14 finì addirittura quarto nelle votazioni per il premio di sesto uomo dell’anno e già alla sua terza stagione diventò un titolare fisso dei Phoenix Suns. Marcus ebbe più difficoltà all’inizio della carriera, ma negli ultimi anni si è rivelato un ottimo giocatore, che dà il meglio in uscita dalla panchina.

Questo grafico è indicativo delle carriere dei due gemelli: le linee colorate rappresentano la media punti di Marcus e Markieff in ogni stagione a partire dal loro terzo anno in NBA, in cui entrambi hanno ottenuto un discreto minutaggio, qui rappresentato dalle linee grigie. L’effetto “forbice” delle linee colorate dimostra che a partire dal 2016, l’impatto di Markieff è calato drasticamente, mentre quello di Marcus è cresciuto fino a raggiungere l’apice della scorsa stagione con le maglie di Knicks e Clippers. La domanda, dunque, sorge spontanea: cosa c’è dietro agli sviluppi opposti delle carriere dei gemelli?

Nonostante condividano lo stesso ruolo, i gemelli Morris hanno due modi molto differenti di giocare a basket. Markieff è sempre stato un giocatore molto efficiente spalle a canestro. Si trova più a suo agio nel gioco in post o al massimo dal mid-range, caratteristica che ha pagato nei suoi primi anni di carriera.

Marcus, invece, ha sempre preferito giocare più lontano dal canestro e negli ultimi anni ha sviluppato un tiro da tre molto affidabile (37% nelle ultime tre stagioni). Data la trasformazione del gioco degli ultimi anni, non è dunque un caso che la valutazione di un giocatore più perimetrale come Marcus sia salita, mentre quella di Markieff, meno adatto al basket contemporaneo, sia scesa.



A Phoenix, nella stagione 2014-15, entrambi i gemelli vennero nominati giocatori della settimana. Gli highlight delle loro giocate durante le due settimane premiate sono indicativi del loro diverso stile di gioco. Molto più fisico Markieff, che non esita a fare a spallate con gli avversari per avvicinarsi al canestro, mentre già allora le conclusioni di Marcus erano prevalentemente triple o cosiddetti long-two.

Ciò che si evince dai video degli highlight della stagione 2014-15 è confermato anche dalle statistiche dei due gemelli. Nel corso della propria carriera, Markieff ha preso quasi il 25% (24.8) dei propri tiri a meno di un metro di distanza dal canestro, un numero molto più alto rispetto al 15.1% di Marcus. Il discorso è simile anche se si osservano le altre zone più vicine al canestro. Il grafico sottostante evidenzia come Markieff abbia tentato più conclusioni del fratello nel raggio di cinque metri dal canestro, zona che comprende anche tutto il pitturato. Marcus, invece, si è preso più long-two e soprattutto molte più triple di Markieff. Per il giocatore dei Clippers, quasi il 40% delle conclusioni è arrivato da oltre l’arco (39.4%), mentre l’ex-Washington e Detroit si ferma al 24.5%. Questa differenza è enorme, soprattutto se si pensa all’importanza del tiro da tre nella NBA di oggi.

La prova del nove si ottiene mettendo a confronto le shooting-chart delle ultime sei stagioni dei due gemelli. Marcus è sempre stato un giocatore più propenso a giocare lontano dal canestro rispetto al fratello Markieff. Se però nei primi anni di carriera la maggior parte delle conclusioni dall’arco di Marcus erano triple dall’angolo (addirittura il 42.3% delle triple tentate nelle prime tre stagioni), negli ultimi anni Morris ha aumentato il proprio raggio d’azione tirando con continuità dal perimetro, soprattutto nella sua più recente esperienza ai Los Angeles Clippers, come dimostra l’ultima heat map in basso a destra.

La differenza con la shooting-cart del gemello Markieff è evidente. Nei primi anni di carriera, le conclusioni tentate dall’ex-Washington sono quasi esclusivamente nel pitturato. Solo nelle ultime stagioni, complice l’evoluzione di una pallacanestro che vive di spaziature, Markieff ha iniziato a tirare più sovente da tre. Soprattutto nell’ultimo anno ai Lakers, Markieff si è dovuto adattare ad un minutaggio ridotto e reinventare come giocatore. La heat map dell’ultima stagione è caratterizzata da quattro aree del campo dalle quali Markieff ha tirato molto (negli angoli e sulle parti laterali del perimetro). Queste posizioni non sono affatto casuali: coach Vogel ha chiesto a Markieff di muoversi come uno specialista, sfruttando le penetrazioni di LeBron e AD e tirando sugli scarichi. Non a caso, delle 4.9 conclusioni a partita tentate da Morris a Los Angeles, ben 3.6 sono state in situazioni di catch-and-shoot. Migliorare nel tiro da tre e specializzarsi in questo ruolo come fatto dal fratello Marcus potrebbe salvare la carriera di Markieff, il cui gioco spalle a canestro non è più al passo con i tempi.

Concludiamo affermando che probabilmente, in termini di talento, ci sono poche differenze tra i due Morris. Negli ultimi dieci anni, entrambi hanno dimostrato di poter dire la loro in NBA e di meritarsi un minutaggio importante. Gli sviluppi delle loro carriere e le conseguenze che questi sviluppi hanno avuto sul loro portafogli non sono che il frutto dei cambiamenti a cui si sta assistendo in NBA negli ultimi anni, sia dal punto di vista sportivo che dal punto di vista economico. I Morris hanno raggiunto il proprio prime in due momenti storici diversi.

Markieff ha brillato nella prima metà dello scorso decennio, quando si giocava ancora una pallacanestro più “tradizionale” e le squadre avevano un salary cap nettamente più basso. Il suo contratto da 32 milioni in quattro anni a Phoenix, firmato nell’estate del 2015, sembrava un affare per gli standard di allora. Oggi, invece, rappresenta esattamente la metà di quanto prenderà il fratello Marcus a Los Angeles, che a differenza di Markieff con i Suns, molto probabilmente non giocherà nemmeno da titolare.

Niccolò Armandola

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