George Hill degli Oklahoma City Thunder non è particolarmente soddisfatto dalle regole che l’NBA sta fissando per ostacolare la pandemia globale. La situazione del COVID-19 è stata piuttosto complicata e negli ultimi tempi l’ufficio della lega è stato sotto tiro per alcuni dei protocolli emanati.
A causa della recente epidemia di giocatori risultati positivi al COVID-19, la lega ha intensificato i propri protocolli di salute e sicurezza per cercare di mitigare ulteriormente la diffusione del virus. Qualche partita è stata rinviata ma il campionato è fermamente convinto che la sospensione della stagione non sia ancora un’opzione.
Hill, che non è mai stato timido nel dire la sua, ha cercato di dare un senso a tutte le regole e ai protocolli che il campionato ha implementato.
“Vogliamo giocare. Ma non capisco alcune regole. Possiamo sederci accanto a un ragazzo per 48 minuti, ma non possiamo parlare con lui dopo. Non ha senso”.
“Sono un uomo adulto, quindi farò quello che voglio. Se voglio vedere la mia famiglia, andrò a vedere la mia famiglia. Se è così grave, non dovremmo giocare”.
Nell’ultimo tweet, Hill paventa un boicottaggio, dicendo che forse non dovrebbero giocare se, per giocare, devono stare lontani dalla loro famiglia per molte settimane.

Classe 1996. Collaboratore per BasketUniverso dal 31 marzo 2014. Laureato in Scienze Umanistiche per la Comunicazione presso l’Università Statale di Milano. Innamorato dello sport e delle sue storie, con una predilezione per la pallacanestro e il calcio.