Gerasimenko e il nuovo palazzetto di Cantù: “Lo faccio e provo a vincere”

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Cantù gerasimenko

La prima volta che Dmitry Gerasimenko fu accostato all’Acqua Vitasnella Cantù fu quando, mesi fa, si iniziò a parlare del nuovo palazzetto che avrebbe sostituito il Pianella, una struttura che compensa con il calore dei tifosi le caratteristiche non ottimali per una squadra importante come quella brianzola.

E’ passato del tempo, Gerasimenko non solo è diventato azionista di maggioranza ma anche Presidente della squadra biancoblu, che intanto, grazie agli acquisti del magnate russo, è risalita fino a ridosso della zona-Playoff. Il nuovo palazzetto rimane però uno degli obiettivi principali di Gerasimenko e proprio di questo ha parlato in un’intervista uscita oggi su La Provincia di Como.

“Il torneo Fabio e Simo è stata l’occasione perfetta per iniziare a parlarne” – ha spiegato il russo ritornando con la memoria alla scorsa estate – “Ho assaggiato l’atmosfera di questa città e ho iniziato a capire cosa rappresenti la pallacanestro qui. Il progetto del nuovo palazzetto era commerciale, perché pensavo potesse essere un buon investimento. Le cose però sono cambiate in pochissimo: ho parlato con Anna Cremascoli, le ho rivelato la mia intenzione di investire nello sport in Italia, aggiungendo che Cantù mi piaceva molto. Insomma, le ho domandato se ci fosse la possibilità di rilevare il club. Dopodiché ho parlato con Andrea Mauri [vicepresidente, ndr] e, in un’ora, ci siamo messi a lavorare per questa squadra. L’acquisto della squadra non mi ha comunque cambiato la vita, perché quello che faccio mi piace. E’ stimolante, per cui non lo considero difficile”.

gerasimenko cantùPoi il discorso passa al palazzetto vero e proprio: “Mia moglie Irina è la responsabile ed è concentrata su questo progetto. Sono convinto che ce la faremo, spero di poter rendere pubblico il progetto ad inizio marzo. Come sarà? Non sono la persona più adatta per rispondere, abbiamo avuto indicazioni positive dai sindaci di Cantù e Cucciago. Vogliamo realizzare quello che abbiamo in mente, quindi dovrà essere impiegato meno tempo possibile e dev’essere tutto finanziariamente sostenibile. Ora mi sto concentrando sul budget del club, che è la cosa più importante per dare stabilità alla squadra in vista della prossima stagione”.

Infine qualche impressione sulla squadra, soprattutto su quella che navigava in acque poco tranquille nel momento in cui fu rilevata da Gerasimenko: “E’ molto difficile parlare di risultati. All’inizio il nostro budget era uno dei più bassi della Serie A e la squadra era composta da giocatori con poca esperienza. Onestamente quando ho iniziato a lavorare con Cantù temevo di retrocedere. Per questo abbiamo deciso di aggiungere quattro giocatori di maggiore esperienza [Ukic, Fesenko, Hodge e Johnson, ndr]”.

Francesco Manzi

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